Discover Cagliari: il primo ‘gioco turistico’ interattivo per le vie della città

La statua di Carlo Felice in piazza Yenne, il bastione di Santa Croce nell’omonima via, la pietra di Sciola all’ingresso della cittadella dei Musei, il monumento ai caduti in piazza Martiri, la statua di San Francesco in piazza Carlo Alberto, il portone dell’Università di Cagliari che dà l’accesso al bastione Balice in via Cammino Nuovo, e le targhe della via crucis nel quartiere Castello saranno le protagoniste di Discover Cagliari il primo gioco turistico ambientato nella città di Cagliari che utilizza la realtà aumentata.

Un progetto dell’associazione culturale Fabbricastorie nato nel 2009. “Un sogno nel cassetto – dice Andrea Assorgia, ispiratore del gioco – e realizzato da Net-Press grazie ad un contributo della Fondazione di Sardegna del 2015”. L’associazione nata nel 2010 si occupa di promuovere la cultura ludica in tutte le sue forme, la valenza educativa, formativa, sociale e ambientale della pratica del gioco, lo sviluppo della creatività individuale di tutti i cittadini e la tutela dei diritti degli autori di giochi. Discover Cagliari è un gioco turistico che ha l’obiettivo di far conoscere la città ai turisti, ma anche agli stessi Cagliaritani e sardi, in modo diverso: ludico. Sottolinea Andrea Assorgia: “Oggi non basta più soltanto un ambiente favorevole dove poter far arrivare il turista. Bisogna offrire al visitatore un’esperienza unica. Siamo partiti da un dato di fatto: grazie allo smartphone tutti siamo diventati dei giocatori”.

 

Come funziona

I giochi che utilizzano la realtà aumentata di per sé non sono una novità, basti pensare al fenomeno dell’estate scorsa Pokémon GO che ha contagiato migliaia di persone. “Ma – sottolinea Andrea Assorgia – con il nostro gioco abbiamo voluto creare un’avventura interattiva con la scusa di far visitare Cagliari. Poter far vedere con occhi diversi i monumenti che si vedono tutti i giorni a cui non diamo attenzione perché presi dalla quotidianità”. Il gioco consiste in una caccia al tesoro nella quale il giocatore compie un itinerario turistico lungo il quartiere storico di Castello, partendo da Stampace, nel tentativo di difendere la città dall’attacco di forze soprannaturali: i demoni. Forze che esistono e minacciano la terra ma che uno sparuto gruppo di umani che ama definirsi “Gli Artefici” si preoccupa di proteggere da questa spaventosa minaccia. In tutte le epoche hanno disseminato le città di Sigilli, difese magiche poste in corrispondenza dei monumenti che attendono di essere attivate in caso di attacco. Il compito del giocatore è attivare tutti i sigilli. Sulla mappa e sulle istruzioni è possibile vedere a quali monumenti della città corrispondo i sigilli di difesa. Per poter attivare i monumenti si dovrà cercare di risolvere gli enigmi che li proteggono e impediscono agli sprovveduti di attivarli inavvertitamente. Per farlo li si dovrà inquadrare con la fotocamera ed interagire con essi. Nel caso che i demoni abbiano attaccato un sigillo sarà compito del giocatore scacciarli.

I precedenti

La città di Cagliari non è nuova ad essere utilizzata per questo tipo di strumenti ludico/didattico/turistici. Basti pensare al videogioco, nato dieci anni fa realizzato sempre da Net-Press, “I gialli del professor Marras”: una serie di avventure realizzate per l’apprendimento della lingua sarda. Il professor Marras è uno Sherlock Holmes della Cagliari dei primi ‘900 che assieme al suo assistente Efisio dovranno risolvere casi intricati basandosi soltanto sull’intuito e sulla raccolta di indizi. Ma sono anche diversi i Cagliaritani che si cimentano nello sviluppo di app ludiche. Come Daniele Speranza che con “Robo Symbio Evo” ha realizzato un gioco dove è possibile guidare simultaneamente due robot attraverso trenta livelli pieni di pericoli e trappole. Come non citare “Woo Woo The Game”, il gioco sviluppato da Davide Melis, Giuseppe Broccia, insieme al grafico Riccardo Atzeni dove si deve combattere contro i gabbiani che vorrebbero toglierci la libertà di stendere in terrazzo (leggi qui). Non solo sviluppatori ma anche giocatori. A Cagliari, in viale Monastir, Alessandro Fazzi ha fondato la APS dilettantistica polisportiva Team Forge che opera negli electronic sports. Gli eSports (abbreviato) sono le competizioni organizzate di videogiochi. La polisportiva partecipa a diversi tornei sia a livello nazionale che a livello internazionale raggiungendo ottimi risultati: primi in Italia e quindicesimi nella “serie B” europea.

Prospettive

Il gioco è appena nato ma sono già in programma una serie di aggiornamenti che hanno l’obiettivo di far arricchire il numero di monumenti ma anche la possibilità di replicare in altre città. Hanno partecipato al beta testing di Discover Cagliari: Ctm, Mini G4mes Studio, Le quattro Mani, associazione culturale Mondi Sospesi, OraMeloSpiego, Ottava Arte. Il gioco sarà disponibile dal 31 gennaio per gli smartphone con sistema operarivo iOS (Apple) o Android. Inoltre è disponibile una versione per i pc desktop.

Alessandro Ligas

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