Dall’elicriso dell’Asinara le creme in gara all’Italian Master Startup Award 2017

Dai dispositivi elettronici e tecno per le auto alle creme fatte con le erbe dell’Asinara. Dopo il successo, lo scorso anno, della sarda Abinsula, impresa che opera appunto nel settore dell’automotive, questa sarà la volta della sassarese Sostanze Naturali di Sardegna, società che realizza cosmetici e saponi artigianali, a tenere alta la bandiera dell’Isola durante la nuova edizione dell’Italian Master Startup Award 2017 (ex Start Up dell’Anno). La competizione premia i risultati conseguiti sul mercato da parte di giovani imprese hi- tech, generate dalla ricerca accademica, nei primi anni dalla costituzione.

Il 19 maggio la società turritana affronterà a Palermo altre 11 startup provenienti da tutta Italia “a colpi di pitch”. Si tratta di un confronto/scontro diretto fra giovani imprese tramite presentazioni della durata massima di cinque minuti durante i quali dovranno riuscire a dimostrare alla giuria la loro ricaduta effettiva sul territorio: posti di lavoro creati, bilancio ed innovazione.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – ha detto l’amministratore della società e docente del dipartimento di chimica e farmacia dell’ateneo sassarese, il professor Giorgio Pintore –. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le risorse locali in modo da creare opportunità di sviluppo per il territorio”.

 

L’azienda e gli ingredienti: elicriso, lavanda e latte d’asina

“Sostanze Naturali di Sardegna” nasce nel 2014 come spin off dell’Università di Sassari all’interno di un progetto di ricerca applicata, denominato “FarmAsinara – Officine Cosmetiche dell’Asinara”, realizzata attraverso una collaborazione tra il dipartimento dell’ateneo turritano ed il parco Nazionale dell’Asinara. L’obiettivo era quello distudiare le risorse naturali, sia come piante spontanee sia anche come residui di lavorazione di prodotti naturali, presenti nell’isola del nord Sardegna, e verificare la possibilità di poterle utilizzare per la realizzazione di prodotti cosmetici all’avanguardia.

Partendo proprio dalla ricerca scientifica, il professore Giorgio Pintore ed il suo staff, sono riusciti ad ottenere prodotti cosmetici innovativi da estratti di piante selvatiche. L’Helichrysum italicum (elicriso), la Lavandula stoechas (lavanda selvatica), il Rosmarinus officinalis (rosmarino), la Pistacia lentiscus, meglio noto come lentischio e la Calendula arvensis, conosciuta semplicemente come calendula e dal latte d’asina sono gli ingredienti base che da soli o combinati tra loro hanno dato il via ai prodotti della startup.

Una ricerca scientifica condotta anche con l’ausilio di altre discipline come per la linea degli oli massaggianti. Ha detto l’amministratore della società: “L’olio è nato con l’obiettivo di trovare una sostanza non dopante che riuscisse a rilassare la muscolatura stancata in seguito ad una attività fisica persistente o da un affaticamento posturale. L’estratto del rosmarino rispondeva alle nostre esigenze: il muscolo massaggiato riceve un effetto decontratturante più rapido rispetto agli olii normalmente impiegati”. La ricerca è stata svolta assieme al professor Andrea Manunta del dipartimento di Scienze chirurgiche, microchirurgiche e mediche dell’ateneo sassarese e studiato sulla muscolatura dei giocatori della Dinamo.

La società segue tutta la filiera produttiva, dalla lavorazione della “droga vegetale”, all’ottenimento dell’estratto desiderato, dalla realizzazione della formulazione cosmetica fino al riempimento ed etichettatura dei vari prodotti cosmetici. Il tutto in perfetta armonia ed equilibrio con il parco nazionale: i prodotti naturali provengono da piante spontanee e dalle potature effettuate durante la pulizia dei sentieri.

I numeri e il business

La società fin dal suo primo anno ha generato utili ed è in crescita costante sia come fatturato che come punti vendita. Ad oggi sono stati generati cinque posti di lavoro diretti (quattro a tempo indeterminato ed uno a tempo determinato) mentre i restanti, circa nove, sono coloro che ruotano attorno al progetto tra tirocinanti, promoter ed i diversi consulenti esterni. Due sono le linee di prodotto su cui l’azienda sta puntando. La linea “La reale” composta da olii, latte e creme idratanti, nutrienti e dedicati al massaggio, sia per il viso che per il corpo, ma anche candele cosmetiche da massaggio. La linea “Sant’Andrea”, prende il nome da una delle spiagge più affascinanti dell’isola dell’Asinara, è composta da una serie di prodotti anti-età realizzati da estratti delle piante del lentischio e dalla calendula. Inoltre è di recente commercializzazione una nuova linea “Barberia” completamente naturale formulata con l’estratto lipofilo dell’elicriso. Un prodotto con un legame stretto con l’isola ex penitenziario in quanto il packaging riprende la scritta, ancora oggi ben visibile nella diramazione centrale di cala d’oliva, fatta da un detenuto nella sala dedicata al barbiere.

La società ha da subito realizzato uno shop online che gli ha permesso di aprirsi al mondo. Il professore Giorgio Pintore ha sottolineato: “Arrivano ordini da diverse nazioni tra le quali possiamo citare il Canada e gli USA, ma anche dall’Europa”.

L’Italian Master Startup Award, promosso da PNICube, Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition accademiche, è organizzato quest’anno in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo e il suo incubatore Arca, con il patrocinio del Comune di Palermo, dell’Ambasciata di Francia e del Department of International Trade dell’Ambasciata britannica, e la sponsorizzazione di Unicredit Start Labe grow ITup.

 

Alessandro Ligas

 

Foto da L’altra Sardegna

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