Dalla California alla Sardegna. “Perché ho deciso di investire nell’Isola”

La Sardegna negli ultimi anni nel settore della new economy e dell’innovazione ha catalizzato l’attenzione di numerose multinazionali e di venture capital. Sardinia Post Magazine si è occupato del fenomeno anche nel suo ultimo numero riportando gli esempi di Avanade, Accenture e Amazon.

In realtà sul fronte del venture incubator abbiamo assistito negli ultimi anni alla nascita di diverse realtà isolane che pian piano si fanno strada a livello internazionale. È il caso di Clhub, giovane venture incubator con sede a Capoterra che è salito all’attenzione dei mezzi di informazione per alcune operazioni altamente innovative con la Startup Battle e per il lancio della nuova startup Veranu

La partenza di Clhub, oltre per la professionalità dei fondatori, i fratelli Giovanni e Riccardo Sanna, è avvenuta per l’interesse e l’investimento di un socio di statunitense, Andrew Apodaca, che rappresenta una importante azienda statunitense operativa nel settore del real estate.

Quali sono state le motivazioni che la hanno portata a investire in Sardegna?

Il motivo principale che mi ha spinto a investire in Sardegna è di natura relazionale e cioè il mio rapporto con la famiglia Sanna. Ma ancor prima ancora di investire ho scoperto quanto la Sardegna sia attiva sotto diversi punti di vista e questo ha reso la questione ancora più intrigante.

La Sardegna è un terreno fertile, ma a suo parere quali sono i mercati e le professionalità su cui vale veramente la pena investire?

Penso che la Sardegna sia ricca di menti incontaminate con idee fantastiche, il che crea un ambiente ideale per investire. Molti mercati sono sconosciuti dalla nostra generazione, ma finora sono rimasto molto impressionato dallo sviluppo nell’isola di innovazioni che operano in ambito green e food.

In cosa la Sardegna può migliorare per essere più interessante per gli investitori?

Mentalità. Bisogna preservare l’unicità dell’Isola, ma insegnare ai giovani potenziali imprenditori a pensare globalmente. So che questo è uno dei maggiori obiettivi che Clhub si promette di raggiungere.

Rigiro la domanda precedente: cosa rende più interessante a un investitore che ha deciso di credere in una startup sarda, rispetto a chi non lo ha fatto?

Confermo ciò che dissi alla prima Startup Battle , stiamo creando una “Silicon Island”. Chiunque con un buon senso degli affari può riconoscere il talento dell’Isola e presto ci sarà un boom per le startup sarde.

In questi ultimi anni gli enti pubblici si stanno muovendo tantissimo per far sì che le startup sarde abbiano le stesse opportunità di chi vive nel resto della Penisola.

Qual è, secondo lei, il valore aggiunto di chi vive in Sardegna rispetto al resto dell’Italia?

Posso vedere che c’è un orgoglio nel popolo sardo. Amano la loro isola, il loro cibo, la loro cultura… e ameranno anche le loro startup. Credo che questo si evinca anche dall’incredibile supporto che viene dato alle industrie dalle istituzioni locali.

Cosa hanno in comune la Sardegna e la California in campo startup?

Il livello delle presentazioni selezionate da Clhub per accedere alla prima Startup Battle è molto simile a quello che hanno le startup prima di ricevere il primo investimento o essere incubate in California. Il nostro obiettivo è quello di costruire il nostro portfolio con startup che desiderino crescere velocemente considerando anche il ponte con la California.

Perché hai individuato proprio in Sardegna “il luogo ideale per realizzare una nuova Silicon Valley”?

 Penso che tutte queste componenti servano a costruire una “Silicon Island”. Formazione, configurazione geografica, il desiderio di una ripresa economica e un’incredibile unicità della quale il mondo ha bisogno. Clhub sarà pioniere nel creare tutto ciò nell’Isola.

Hai investito in Clhub, Venture Incubator nato dall’idea dei due fratelli Giovanni e Riccardo Sanna. Su cosa è incentrato il suo apporto in questa nuova azienda sarda?

Il mio apporto maggiore alla società è quello di contribuire allo sviluppo del piano internazionale. Conosco bene come funzionano le società e gli investimenti americani e potrei insegnare alle nostre startup come muoversi nel mercato internazionale.

Desidero portare questo tipo di atteggiamento, queste opportunità e il modo di crescere velocemente, tipico delle startup americane, a quelle sarde.

A un anno dal suo ingresso in società Clhub si può tracciare un primo bilancio?
Le nostre startup sono riuscite ad avere degli ottimi risultati e superare le nostre aspettative. Lo stesso è accaduto per quanto riguarda lo sviluppo internazionale che ha fatto dei passi da gigante, molti dei quali verranno resi noti nei prossimi mesi quando decideremo di rilasciare le informazioni su questo incredibile sviluppo.

Quali sono i suoi obiettivi futuri legati alla realtà Clhub?

Ancora una volta molti di questi obiettivi devono rimanere confidenziali, ma posso dire che potremmo sentire il nome di Clhub a Los Angeles, Asia, Oceania e altri luoghi nel 2017. Aguzzate occhi e orecchie sulle novità di Clhub per vedere che cosa succederà dopo.

 

contenuto offerto da ClHub.biz

 

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