Dal mare e dal cielo, quando l’innovazione nell’Isola è questione di prospettiva

L’innovazione? È (anche) una questione di prospettiva. Teravista e Aeronike sono due aziende del settore ICT che propongono soluzioni nuove in ambienti opposti: il mare e il cielo.

La prima ha presentato un catamarano – Sea Rover 2.0 – adatto alle missioni in ambienti acquatici, unico nel suo genere in Italia per: misure ridotte, manovrabilità, stabilità e versatilità d’impiego. Lungo 1,9 metri, largo uno e con un pescaggio di appena venti centimetri, propulsione elettrica, autonomia di quattro ore, è strumento ad ampio uso in ambienti acquatici. Pilotabile in automatico o manualmente, tramite operatore, a differenza di molti strumenti della sua categoria può avvicinarsi alla riva senza alcun problema. «Il progetto – spiega Giovanni Alvito, fotografo con la passione per la tecnologia – è stato finanziato da Sardegna Ricerche ed è stato già testato dopo un lungo lavoro. Il mezzo – unico in Italia viste le caratteristiche e tra i pochi esemplari in Europa – monta GPS, sensore ecoscandaglio, sistema elettronico di acquisizione dati ed è utile per eseguire mappature precise del fondale marino ma anche prelievi d’acqua. Abbiamo una collaborazione con l’università di Cagliari sull’analisi del Poetto. tuttavia il mezzo può essere impiegato pure nei laghi e nei fiumi; le misurazioni sono precise e possono essere fatte tra i venti centimetri e i duecento metri di profondità. Dati preziosi che aiutano a comprendere, ad esempio, i fenomeni erosivi, intervenendo nella maniera migliore. La tecnologia è in larga parte sarda, a partire dallo scafo, realizzato interamente da un’azienda isolana».

Dal cielo, invece, opera Aeronike, sede a Cagliari e operativa in molte regioni italiane. «Siamo l’unica azienda che fa rilievi aerei in Sardegna – dicono Enrica Pittau e Giuseppe Marceddu – e ci occupiamo soprattutto di rinnovo della cartografia e di ricostruzioni di ambienti in 3D. Tra i nostri clienti ci sono soprattutto i comuni. Disponiamo di cinque aerei P68 e di un drone Aibotix a eliche intubate che è impiegato persino nella perlustrazione di edifici pericolanti».

Aeronike punta a espandersi al di fuori dei confini nazionali e per questo ha aderito al consorzio europeo Euromed Mapping di cui è membro fondatore e capogruppo. Lo scopo è fare massa critica, unendo i mezzi, gli strumenti, le competenze e le professionalità dei partecipanti, così da creare uno dei più grossi operatori nel settore; la flotta è di tutto rispetto: dieci aerei, due elicotteri, quattro camere fotogrammetriche digitali, tre LiDAR, sistemi iperspettrali e termici, un sistema di sorveglianza aerea, un sistema mobile mapping Optech ad alte prestazioni, due magnetometri, due spettrometri aerei, otto barche e due droni.

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