Sardegnatrasportibot: il programma di Telegram per i pendolari

Il progetto era già nell’aria da tempo ma è diventato una realtà a settembre e in poco tempo ha conquistato gli utenti, con oltre 11 mila interazioni. Il programma è Sardegnatrasportibot che rende disponibili sullo smartphone i dati relativi alle linee, agli orari ed alla posizione geografica delle fermate del trasporto pubblico extraurbano. Il software è stato realizzato da Matteo Enna, informatico e Open Source Evangelist, tra i fondatori del CoderDojo Guilcer, e nasce da una passione, la programmazione, e da una condizione “essere un eterno pendolare”.

Sardegnatrasportibot sfrutta Telegram, un servizio di messaggistica open source come Whatsapp o messenger di Facebook, che si focalizzata sulla velocità e sulla sicurezza dei dati e utilizza gli open data rilasciati da Sardegna Mobilità (sistema informativo della Regione Sardegna). Dice Matteo Enna: “Telegram mi ha sempre affascinato. Ho sviluppato altri due programmi che utilizzano gli opendata: Nuraghebot e Sardegnabibliotechebot, che rilasciano informazioni utili al turista ed al cittadino. Appena ho scoperto che Sardegna Mobilità ha rilasciato i dati di tutti i mezzi ne ho voluto approfittare”. L’elenco conta 46 compagnie private presenti che si sommano alle linee di trasporto pubblico extraurbano dell’Arst e di Trenitalia.

Come funziona. L’app Telegram si trova in tutti gli store e si installa come qualsiasi altra applicazione. Una volta avviata è necessario inserire il proprio numero di telefono ed un nome utente che si potrà decidere se renderlo pubblico o meno. Terminata questa fase si riceve un sms di conferma con un codice da inserire nell’applicazione. Per poter comunicare non è obbligatorio avere il numero: basta l’username e può essere usato da tutti i sistemi operativi per smartphone, da applicazione sul pc o anche da browser. thumbnail_telegram-1

In alto si trova il menù delle opzioni, andando nella funzione ricerca si digita Sardegnatrasportibot ed una volta trovato si avvia il programma. Dopo un piccolo messaggio di benvenuto si può iniziare ad interrogare il bot. “Basta inviare la propria posizione e “lui” (il programma, ndr) – ti restituisce l’elenco delle fermate con gli orari intorno a te divise per Arst, Trenitalia e compagnie private, ad oggi sono esclusi i collegamenti marittimi con le isole minori. Inoltre per l’Arst è possibile vedere anche le tratte che si possono percorrere e gli orari – racconta Matteo Enna. “Per esempio se io scrivo al bot un messaggio con scritto “Abbasanta” lui mi risponde con un messaggio di testo con su scritte le fermate”. Quello di Matteo Enna è un esempio di ciò che si può fare grazie alle nuove tecnologie ed ai dataset, i dati liberi disposti in modo da poter esser utilizzabili da applicazioni, ma soprattutto grazie alla volontà di giovani programmatori che rendono manifesta un’esigenza latente. L’app è stata sviluppata con i dati pubblici ed il codice sorgente è stato lasciato libero e modificabile.

Alessandro Ligas

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