Al centro della Sardegna nasce “L’Isola delle idee. Il Coworking rurale”

Ad Atzara, nel Nuorese, partirà il primo Coworking rurale della Sardegna: uno spazio multidisciplinare che farà rivivere il fabbricato ex Centro pilota ISOLA nel comune barbaricino. Il progetto si intitola “L’Isola delle idee. Coworking rurale. Job and sustainable development” e si pone l’obiettivo di porre le basi per realizzare le condizioni minime necessarie allo sviluppo e all’incremento del lavoro imprenditoriale. Con un particolare riguardo ai giovani ed alle donne che intendono investire su se stessi.

Le origini. Gli spazi di coworking nascono nel 2005, in un loft a San Francisco (Usa) e, piano piano iniziano a diffondersi in tutto il mondo arrivando prima in Europa. E nel 2008 in Italia dove hanno avuto una forte accelerazione soltanto a partire dal 2013. Questi ambienti sono strettamente correlati alla realtà delle start up ed incrementano la produttività, la rete dei contatti ed incentivano approcci innovativi capaci di accrescere l’attrattività del contesto in cui si lavora migliorando le condizioni ambientali, sociali e produttive. In breve sono spazi che rafforzano il tessuto economico locale, attraverso la nascita di nuove microimprese ed il potenziamento di quelle esistenti, migliorano l’offerta qualitativa dei servizi e favoriscono la valorizzazione e trasmissione della cultura e dei saperi locali. Proprio su questa scia, il piccolo centro di Atzara – con poco più di mille abitanti – ha preso spunto per far nascere il nuovo spazio: piccolo incubatore dalle grandi possibilità.

Lavoro contro lo spopolamento. Un luogo innovativo, quindi, del pensare e del fare, un luogo della condivisione e della creatività, dedicato alle imprese che hanno necessità di avere un ufficio attrezzato e moderno a bassissimo costo. Non solo una sede dotata delle attrezzature necessarie a svolgere anche le attività più innovative. Ma il coworking non sarà solo uno spazio fisico, sarà prima di tutto una comunità dove i partecipanti avranno vantaggi che scaturiscono dalla condivisione di obiettivi e problemi comuni e che mira a fare sistema con altri coworker e spazi di coworking, come il Progetto Cowo, Toolbox e Lab21.

Il progetto che ha anche l’obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile ed arginare il forte processo di spopolamento accelerato negli ultimi anni. Dice il sindaco Alessandro Corona: “L’idea messa in campo con questa progettualità intende contrastare tali fenomeni, attraverso la creazione di un servizio innovativo che può ampliare le possibilità di scelta per i giovani e per gli imprenditori locali. In particolare in questa fase di crisi, il coworking offre loro un luogo dove essi possono crescere e imparare, un luogo che promuove un’economia sostenibile”.

Innovatori legati alle tradizioni. Non solo coworking ma anche un laboratorio per la creatività artigianale che ha l’obiettivo di non disperdere l’immenso patrimonio culturale e artistico della zona centrale della Sardegna. II sindaco sottolinea: “L’idea fondamentale che ha portato alla stesura di questo progetto, nasce dalla consapevolezza dell’importanza di rendere operative azioni mirate alla salvaguardia dei prodotti locali, delle tradizioni consolidate e alla salvaguardia delle antiche arti e mestieri, in un periodo storico, culturale e sociale fortemente caratterizzato da fenomeni di spopolamento dei piccoli centri a cui segue, ovviamente, l’inevitabile abbandono degli antichi mestieri tradizionali”. Un laboratorio strutturato come una scuola civica che offra supporto operativo e logistico agli artigiani di tutto il territorio, chiamati a valorizzare e a trasmettere le proprie conoscenze in una struttura in grado di favorire la migliore integrazione possibile tra le realtà artigianali e le opportunità offerte dalle tecnologie. Laboratorio che sarà integrato con lo spazio di Coworking e con tutte quelle azioni volte allo sviluppo turistico e agroalimentare.

Sostegno al lavoro: donne e giovani in primo piano. Un progetto che punta anche a ridurre le disparità territoriali e contribuire al raggiungimento di una società più inclusiva, con accessibilità ai servizi da parte di tutti, con particolare attenzione ai giovani, alle donne e ai soggetti svantaggiati e diversamente abili. A tutto ciò si aggiunge anche che nello stesso spazio ci sarà anche l’Ufficio territoriale del Cesil che si occupa del sostegno al mondo del lavoro: di prima occupazione e reinserimento.

La riqualificazione dell’ex Centro Pilota è stata studiata anche dal punto di vista dell’efficientamento energetico, attraverso l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile che hanno l’obiettivo di rendere la struttura autosufficiente.

L’iter. Il progetto è stato presentato alla Regione dagli uffici comunali dell’Assessorato ai lavori pubblici e dall’assessore Alessandro Atzori, ed ha ricevuto un finanziamento pari a oltre un milione di euro (1.277.952,36 euro per l’esattezza). “L’Isola delle idee” si inserisce nel progetto di rete presentato congiuntamente dai comuni di Aritzo, Atzara (Capofila) e Tonara. Si propone – tra gli altri obiettivi – di innescare un processo di sviluppo che coinvolga l’intero territorio della Comunità Montana del Gennargentu e Mandrolisai e del Distretto Sanitario di Sorgono grazie a un finanziamento complessivo di euro quasi due milioni (per l’esattezza 1.996.038,87 euro).

Alessandro Ligas

Foto da sardegna-in-rete.leviedellasardegna.eu

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