A Nughedu Santa Vittoria il primo Social eating day: la piazza si fa ristorante

È stato un successo il primo “Social eating day” del 19 agosto a Nughedu Santa Vittoria, nell’Oristanese. Il piccolo paesino di montagna, che conta appena 500 abitanti, ha accolto quasi 200 persone, in grandissima parte turisti e forestieri, per una cena “al buio” dove l’obiettivo principale è stato quello di cucinare, condividere e accogliere per non darla vinta e combattere il fenomeno dello spopolamento.

Lo slogan della Social eating day è stato “parlare a bocca piena” ed è solo l’inizio di una serie di progetti che il territorio mette in campo per combattere l’emorragia che da tempo colpisce le zone interne. Negli ultimi sessant’anni il piccolo paese del Barigadu ha visto dimezzare la popolazione passando dai 900 abitanti degli anni ’50 agli attuali 500.

Cosa è il Social eating. Un intero borgo è andato incontro alle nuove frontiere del “mangiare fuori” trasformandosi in ristorante a cielo aperto. Un fenomeno nato in Gran Bretagna alcuni anni fa, attraverso le prime esperienze dei cosidetti “secret restaurant” ossia persone che organizzavano cene “aperte” a casa invitando anche sconosciuti. Da lì si è poi diffuso in tutto il mondo, ha raggiunto l’Italia ed infine l’Isola nel piccolo paesino ai confini tra la Provincia di Oristano e quella di Nuoro.

La maxi cena. Sono stati sette i cuochi dilettanti di Nughedu che hanno aderito al progetto ed hanno dato una mano allo chef Roberto Petza nella preparazione del menù. Due sono stati i momenti centrali della cena: la rivisitazione della comunità, la pasta in brodo, rimodellata secondo i gusti dei consumatori internazionali. Ed il pane rigorosamente preparato e cotto nei forni delle massaie del paese. I piatti, rigorosamente a chilometro zero, sono stati preparati con la pecora allevata nel Barigadu e la frutta e verdura coltivata negli orti della zona.

LE FOTO

Tradizione ed innovazione sono state le parole chiave della manifestazione che ha coinvolto tutti gli abitanti del paese che hanno accolto i visitatori in cerca di nuove esperienze del gusto. Musica folk con protagonista il suono tipico dell’organetto che ha accompagnato i visitatori in un viaggio musicale attraverso il centro storico del paese.

Il sindaco di Nughedu Santa Vittoria, Francesco Mura ha detto: “È stata un’esperienza entusiasmante, la condivisione e la socialità possono essere le carte vince,nti per territori e paesi che stanno perdendo la propria gente. Dobbiamo fare in modo di non sprecare questa occasione è lavorare per costruire un nuovo modello di sviluppo”.

L’esperimento della ristorazione diffusa è stata anche l’occasione per lanciare Nughedu Welcome, il nuovo brand dell’accoglienza diffusa nel Barigadu che coinvolge ad oggi sette cuochi e un oste che a partire da ottobre metteranno a disposizione la propria cucina a chilometro zero. Il brand oltre a essere un progetto di sostenibilità economica, rientra in un programma più ampio di rigenerazione urbana come ha sottolineato il primo cittadino di Nughedu Santa Vittoria “dove si sperimenta una nuova forma di accoglienza che coinvolge direttamente i cittadini, attraverso la creazione di una rete di ristorazione e ospitalità diffusa. L’obiettivo è intercettare un flusso turistico attento e interessato alle esperienze”. In questo modo si vogliono far rivivere le periferia dei territori che piano piano si stanno spopolando promuovendo nuovi modelli di sviluppo con un’attenzione ai prodotti che arrivano direttamente dai nostri orti. Come ha sottolineato lo chef Petza durante la presentazione della rivisitazione del piatto tradizionale: “Fuori da casa abbiamo gli ortolani che coltivano cose buonissime. In Sardegna importiamo l’85% della verdura che consumiamo ed abbiamo il 60% di superficie coltivabile incolta. Questo fa male… Ma sopratutto ci lamentiamo che non abbiamo lavoro. Bisognerebbe tornare indietro e guardare cosa abbiamo attorno”.

L’evento è stato sostenuto dall’amministrazione comunale ed ideato dalla società che sperimenta modelli di sviluppo a elevato impatto sociale Nabui, con la collaborazione di Gnammo.com, il principale portale web italiano di social eating.

Alessandro Ligas

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