L’INTERVISTA. Crisi, debiti e parentele eccellenti: parla Paolo Terzo Sanna

“E io pago. Gradualmente, ma pago”. Paolo Terzo Sanna vuol mettere le cose in chiaro fin da subito: i debiti che le sue aziende hanno maturato con il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale (leggi) saranno onorati, tutti. Anche quelli vecchi di quindici anni. “Ho riconosciuto tutto, nessuna prescrizione”, dice oggi.

Il riso amaro dell’ex Onorevole: 400mila euro di bollette arretrate. Dal 2001

Ma come mai non avete pagato quanto dovuto? Ci sono sospesi dal 2001 e nel frattempo il bilancio del Consorzio, che dagli agricoltori aspetta ancora di incassare 15 milioni di bollette non pagate, lo hanno salvato anche i soldi pubblici… 

Noi non è che non abbiamo onorato, abbiamo avuto delle difficoltà. E con gradualità una parte la stiamo pagando.

Parecchia gradualità: nel 2004 la sua società personale doveva pagare 23mila euro e ne ha pagati zero. Poi non ha pagato più niente e nel 2008 il debito è arrivato a 260mila euro. E la ‘Raimondo Sanna Eredi’, l’azienda di famiglia, complessivamente ha maturato debiti per 110mila euro. Diciamo che è una serie di difficoltà che dura da 15 anni.

C’è la crisi.

Anche per decine di agricoltori ai quali però hanno staccato l’acqua e mandato le cartelle di Equitalia. I ‘comuni mortali’, diciamo. Per voi invece…

Non è così. Noi ogni anno stiamo versando una quota parte. L’anno scorso ho versato 90mila euro. E le somme non andranno in prescrizione. Io ho un debito che ho riconosciuto nei confronti del Consorzio, ho chiesto una dilazione.

E quando chiede una dilazione, dal Consorzio riaprono i rubinetti. L’avrà chiesta anche nel 2001, quando doveva 25mila euro e ne ha pagati 14mila. Poi più niente. O nel 2003, quando doveva 23mila euro e ha dato zero o per il 2008 quando doveva 45mila euro e ha dato sempre zero…

No guardi, per telefono non discuto di queste cose.

Ma mi conferma che se da un lato avete centinaia di migliaia di euro di debiti con il Consorzio, dall’altra avete incassato centinaia di migliaia di euro dal Piano di sviluppo rurale quando, tra l’altro, sua sorella era dirigente dell’assessorato all’Agricoltura e responsabile dell’autorità di gestione del Piano…

Tutto quello che sta dicendo lei è in un contesto che non è corretto. Sa che il Consorzio, purtroppo, ha i tributi più alti di tutta la Sardegna? Lo sa che noi paghiamo…

Beh, proprio voi…

Non è così come sta dicendo lei.

Guardi, lo dicono i documenti. Poi, ci saranno state anche difficoltà, lei è sceso in piazza contro le bollette pazze…

Esatto.

Ma da presidente della commissione Agricoltura si è mai occupato di far pagare ai consorziati quello che dovevano al Consorzio?

Certo.

Lei per primo però se n’è dimenticato…

Non è così. Io mi sono preoccupato che il canone fosse un canone sopportabile.

Ma se nel frattempo non si paga quanto dovuto, le casse del Consorzio ne risentono. È un po’ il classico discorso del ‘capitalismo’ all’italiana: privatizzazione degli utili e socializzazione delle perdite… 

Ma io ho un debito riconosciuto e sto pagando con gradualità, da anni. Si tratta di diverse centinaia di migliaia di euro che saranno onorati. Non c’è alcuna volontà di non adempiere. È che l’azienda lo fa con le possibilità che ha.

Sui contributi del Piano di sviluppo rurale: non crede che ci fosse un conflitto visto che sua sorella, oltre che direttore generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura, era (ed è) anche sua socia?

Assolutamente.

Una questione di opportunità?

Assolutamente. Il Psr è una cosa asettica. Poi non riguarda il Consorzio di bonifica.

No, riguarda le sue aziende.

No, no.

Come no?

Se lei dopo tanti anni vuole rimestare una cosa che nessuno ha considerato importante, non lo ritengo proprio… Mia sorella non decideva sulle graduatorie, non valutava il merito, i punteggi, era tutto alla luce del sole.

Certo, però era quella che guidava l’autorità che gestiva tutto il piano. Lei capisce…

Vuole parlare di conflitti di interesse? Beh, e le cose che ha fatto un ex assessore regionale? Non ha messo 10 milioni in un Consorzio con cui ha debiti?

Siete sulla stessa barca?

Eh, non parliamo di queste cose, va…

Facciamo un’altra volta? 

Eh… Quando vuole.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

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