Il business dei rifiuti sanitari: alle Assl prezzi diversi per smaltire scarti uguali

Gli ospedali pubblici e le cliniche private della Sardegna hanno accumulato nel 2016 4.006 tonnellate di rifiuti pericolosi, classificati col codice identificativo Cer 180103 e definitivi “a rischio infettivo”. Sono scarti solidi che derivano dalla cura quotidiana dei pazienti o dagli esami di laboratorio: vanno smaltiti seguendo precise procedure per evitare la diffusione di malattie o addirittura di epidemie, visto che contengono sangue o altre sostanze biologiche nonché agenti patogeni. Dall’ultimo report della Regione sulla spazzatura ospedaliera risulta però che per smaltire gli stessi scarti le Assl pagano prezzi diversi, con variazioni anche importanti: si va dai 2.928 euro per tonnellata che spende l’azienda socio-sanitaria di Carbonia ai 1.690 euro inseriti nel bilancio della Assl di Sanluri. Una vera e propria giungla di costi con più società che gestiscono gli appalti.

I Cer 180103 rappresentano la quasi totalità – 91,8 per cento – dei rifiuti sanitari. Nel 2016 erano così divisi: 3.673,837 tonnellate sono state accumulate dai ventotto ospedali pubblici del’Isola, mentre le restanti 333,072 tonnellate provenivano delle nove case di cura private al momento attive nell’Isola.

Nella relazione annuale della Regione, “la notevole variabilità nei costi” è rilevata e viene genericamente attribuita “alla distanza dagli impianti di destinazione”. Tuttavia, mettendo in relazione il costo unitario di smaltimento dei Cer 180103 con la localizzazione delle piattaforme di smaltimento, questa motivazione non sembra sufficiente per spiegare la differenza di prezzi.

Nel 2016 la Assl di Sassari – quindi il Santissima Annunziata più il Civile e il Marino di Alghero, l’Alivesi di Ittiri, il Segni di Ozieri e l’ospedaletto di Thiesi – hanno pagato 1.956,65 euro a tonnellate per smaltire i Cer 180103. Il trasporto è stato gestito dalla srl ‘Verde vita’ che ha conferito il materiale alla ‘È ambiente impianti’: l’una ha sede a Sassari, l’altra a Porto Torres. Le due società gestiscono anche i rifiuti della Assl della Gallura che comprende il Giovanni Paolo II di Olbia, il Dettori di Tempio e il Merlo di La Maddalena: in questo caso il costo per tonnellata è stato di pochissimo superiore, pari a 2.040,17 euro, sebbene Olbia e Sassari distino un centinaio di chilometri che diventano oltre 120 sino all’impianto di Porto Torres. Alla ‘Verde vita’ srl e alla ‘È Ambiente’ si serve pure l’Aou di Sassari (Azienda ospedaliero universitaria), cui fanno capo le cliniche San Pietro: in questo caso smaltire una tonnellata di Cer 180103 costa 2.036,17 euro.

La motivazione della distanza per spiegare le variazioni di prezzo sui Cer sembra reggere ancora meno nel caso delle Assl di Oristano e Nuoro, dove per stoccare una tonnellata di rifiuti pericolosi a rischio infettivo vengono spesi rispettivamente 2.793,80 euro per tonnellata e 1.691 euro. Eppure entrambe le aziende conferiscono i rifiuti alla Eco Travel di Elmas, ma Nuoro è ben più distante rispetto a Oristano: oltre 170 chilometri nel primo caso e meno di 90 nel secondo. Da rilevare che le due aziende si appoggiano alla stessa società di trasporto, la Longoni. La Assl di Nuoro comprende il San Francesco e il Zonchello nel capoluogo più il San Camillo di Sorgono; all’azienda di Oristano sono accorpati il San Martino, il Delogu di Ghilarza e il Mastino di Bosa.

Il costo di smaltimento della Assl di Oristano è il secondo più alto della Sardegna dopo quello dell’azienda sanitaria del Sulcis che include il Cto e il Santa Barbara di Iglesias più il Sirai di Carbonia: qui smaltire una tonnellata di Cer 180103 costa 2.928 euro per tonnellata. Il trasporto è ancora affidato alla Longoni, mentre sulla piattaforma di smaltimento la Assl ha l’appalto sia con la Eco Travel di Elmas che con il Tecnocasisc di Cagliari-Macchiareddu. Iglesias dista da Elmas 50 chilometri.

La Assl di Sanluri è quella che in Sardegna spende meno per i Cer prodotti dal Nostra Signora di Bonaria a Villacidro: 1.690 euro per tonnellata e le società che garantiscono trasporto e smaltimento sono ancora la Longoni e la Eco Travel. Villacidro ed Elmas sono separate da 42 chilometri.

Cambiano le società di riferimento alla Assl di Lanusei con l’ospedale di Nostra Signora della Mercede: 2.135 euro a tonnellata. Il trasporto dei rifiuti sanitari è garantito dalla Nino Muceli, mentre lo smaltimento è affidato alla Sarda Rmp, con sede a Tortolì, quindi sempre in Ogliastra, a una distanza di circa 17 chilometri.

Longoni, Eco Travel e Tecnocasic sono ancora i referenti dei Cer 180103 per la Assl di Cagliari che include nel capoluogo gli ospedali Marino, Binaghi e Santissima Trinità più il San Giuseppe di Isili e il San Marcellino di Muravera: lo smaltimento a tonnellata costa 2.427,80 euro. Cagliari ed Elmas, va ricordato, sono Comuni confinanti.

Così all’Aou di Cagliari (Azienda ospedaliero-universitaria): per i Cer del Policlinico di Monserrato, per tonnellata si pagano 2.171 euro col trasporto affidato alla S.e. Trand, sede a Settimo San Pietro, e lo smaltimento alla Eco Travel di Elmas; per i rifiuti dell’ospedale San Giovanni di Dio, sempre in capo all’Aou, il costo è di 2.171,80 euro. L’appalto è in mano alle stesse società.

L’azienda Brotzu smaltisce tutto alla Eco Travel, sempre con trasporto dei rifiuti dato in appalto alla Longoni. Tre le strutture sanitarie in cui si divide l’azienda: il Microcitemico Cao, l’oncologico Businco e il San Michele. Nelle prime due lo smaltimento per tonnellata è di 2.183 euro; al San Michele ammonta a 2.183,78 euro.

Nel 2016 la Assl di Sassari ha smaltito in totale 640,67 tonnellate di rifiuti Cer 180103 spendendo in totale 1.271.176 euro; nell’Azienda socio-sanitaria di Olbia il conto finale è stato di 815.435 euro per 399,69 tonnellate di scarti pericolosi a rischio infettivo; alla Assl di Nuoro hanno pagato 783.091 euro (463,094 tonnellate); ad Oristano 494.513 euro (177,004 tonnellate); nel Sulcis 857.863 euro (292,986 tonnellate); a Sanluri 116.652 euro (69,025 tonnellate); a Lanusei 170.313 euro (79,772 tonnellate); alla Assl di Cagliari 962.430 euro (396,421 tonnellate); all‘Aou del capoluogo 484.337 euro per il Policlinico di Monserrato (223,094 tonellate) e 86.787 euro per il San Giovanni di Dio (39,965 tonnellate); all’Aou di Sassari il costo totale dello smaltimento dei Cer ha raggiunto quota 682.255 euro (335,068 tonnellate). Nell’azienda Brotzu sono stati pagati 46.534 euro per il Microcitemico; 211.289 per l’Oncologico; 901.280 per il San Michele.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share