Trasporti, biglietto unico: Sardegna punta a primato italiano

Prima c’erano 42 tariffe di trasporto diverse solo per i collegamenti extraurbani sardi e 24 per quelli urbani. Ora sono ridotte a 10. Ma l’obiettivo è quello di arrivare a quota uno: un solo biglietto elettronico con tariffa regionale dettata da un algoritmo e dai chilometri percorsi dentro i centri urbani e fuori. L’obiettivo potrebbe essere raggiunto a giugno 2019. “Stiamo viaggiando in questa direzione – ha detto l’assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu– possiamo essere i primi in Italia a completare questa operazione. Il costo del biglietto? Nessun aumento, tutto dipende dalla lunghezza del viaggio. Tra l’altro garantiamo tutte le tariffe particolari per over 65 e studenti”. Il progetto è stato illustrato questa mattina nella sede della Fondazione di Sardegna. Tecnicamente si parla di tariffario integrato di tipo esclusivo: si potrà viaggiare con un unico ticket su pullman di città, sui bus extraurbani, metro o treno.

L’obiettivo è quello di fornire agli utenti una migliore accessibilità al trasporto pubblico locale promuovendo un uso più diffuso e intenso dei servizi di mobilità. La manovra di “armonizzazione” è iniziata nel settembre del 2016 ed ha portato alla drastica riduzione dei biglietti differenziati. La manovra a medio termine sta partendo adesso. L’operazione è stata affidata dalla Regione mediante procedura a evidenza pubblica alla società, Nemo srl. “Vogliamo sentire e incontrare tutti – ha detto Luca Mora, rappresentante della srl- sia gli utenti, sia i non utenti”. Sarà la campagna di indagine e sondaggio che la Regione organizzerà, sempre con l’assistenza della Nemo, nei ad aprile e maggio con 5200 interviste. L’obiettivo è quello di acquisire elementi di supporto utili e necessari per le successive attività del sistema tariffario integrato. Dai territori arrivano le prime richieste. Giorgio Marracini, del comitato isole minori: “questa tariffa unica varrà anche per i collegamenti con i traghetti per le isole minori?”. Per Fabrizio Marcello, delegato della città metropolitana di Cagliari, “deve essere individuato un bacino che tenga conto del territorio”.

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