Accenture e Avanade aprono un nuovo polo di competenze tecnologiche a Cagliari, dove opereranno circa 300 professionisti entro fine 2016, con l’obiettivo di supportare le imprese con applicazioni innovative, infrastrutture e servizi digitali. Il Centro di Cagliari è dedicato allo sviluppo di progetti per aziende di tutti settori e conta su un pool di risorse specializzate nelle tecnologie e nei servizi quali Digital Interactive, Digital Analytics, Business Intelligence, Microsoft, Oracle e Sap.
Le due aziende aprono il nuovo polo all’interno del complesso edilizio di Santa Gilla dove i team di professionisti operano. Le due aziende offriranno a neo laureati ed esperti l’opportunità di lavorare con alcune delle tecnologie più innovative nel settore, operando per aziende leader in Italia e in Europa. L’Università di Cagliari – è stato sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione – forma giovani preparati e competenti, dando vita a un bacino di talenti dal quale selezionare il personale del Centro che è fortemente caratterizzato da profili Stem, ovvero profili con conoscenze in ambito scientifico, tecnologico, di ingegneria e matematica. “Il nuovo Centro di Cagliari sarà in grado di offrire un valore aggiunto ai nostri clienti e avrà un ruolo centrale nel guidare l’innovazione con i nostri partner – ha dichiarato Alessandro Marin, senior managing director, Accenture Technology, Italy, Central Europe and Greece -. A Cagliari c’è ricchezza di talenti in ambito tecnologico. I professionisti che lavorano nel nostro centro sono persone con competenze digitali e tecnologiche, motivate, che condividono la nostra passione per l’innovazione”.
Mauro Meanti, general manager Avanade Italy, ha aggiunto “la nostra espansione a Cagliari e l’investimento nel nuovo Centro di Competenze permettono alle aziende italiane di accedere a risorse di eccellenza a livello mondiale”. “La collaborazione con il nuovo polo di competenze tecnologiche – ha detto il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo – così come le intese raggiunte con altre imprese mostra la grande attenzione che in termini strategici il nostro Ateneo rivolge al territorio. Nonostante i tagli del Ministero al Fondo di finanziamento ordinario delle università, è nostra intenzione implementare una filiera didattica che prepari sull’informatica e sull’Ict anche i laureati di facoltà non direttamente affini, dal biologo all’ingegnere al chimico”.