Inquinamento, Legambiente: “Emissioni Pm10, a Cagliari situazione critica”

Il  comune di Cagliari non brilla in fatto di lotta all’inquinamento. L’attacco all’amministrazione comunale arriva da Legambiente, che rilancia l’allarme per i troppi superamenti di polveri sottili Pm 10 rilevati dalle centraline della rete Arpas che monitora la qualità dell’aria del capoluogo. “Quaranta sforamenti in tutto –  precisa l’associazione ambientalista -, contro i 35 previsti dalla legge italiana. Situazione ancora più grave, se si considera che la legge italiana è in deroga, in attesa di limiti più stringenti da parte della Ue”, puntualizzano gli ambientalisti. E aggiungono: “Contrariamente al trend attuale, i superamenti devono tendere allo zero”.

Per quanto riguarda il pm 10, la qualità dell’aria di Cagliari si conferma critica , come del resto già evidenziato negli anni scorsi dalle centraline della rete comunale. Ad esempio, “a Sant’Avendrace si sono registrati anche 94 superamenti in un anno“, ricorda il presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana. Ma a nulla sono valsi gli allarmi lanciati al tempo. “Quando ci siamo rivolti al comune per valutare gli interventi utili a ridurre le emissioni, ci è stato fatto notare che nonostante la numerosa rete di monitoraggio i dati provenienti dalle centraline del Comune non avevano il crisma della ufficialità e idoneità per poter adottare provvedimenti conseguenti”, racconta Tiana.

“Inoltre, qualche tempo dopo, è stato disposto lo spostamento delle due stazioni di rilevamento a maggiori indici di inquinamento da PM10, quella di Sant’Avendrace, per l’appunto, e quella di Pirri – Piazza Italia”, si legge nel comunicato di Legambiente.

Insomma, pare che le centraline siano utilizzate per scattare delle mere fotografie dello stato d’inquinamento, non tanto per approntare delle politiche di contrasto alle emissioni.

Per quanto riguarda il traffico veicolare ( di certo non l’unica voce dell’inquinamento cittadino, ma consistente fonte di emissioni), Legambiente denuncia “l’inoperosità della Centrale di monitoraggio ubicata presso il comando della Polizia municipale. Grazie a un software, la Centrale sarebbe in grado di correlare in tempo reale i dati di dell’inquinamento provenienti dalle stazioni di rilevamento con i dati del traffico registrati dai sensori dei flussi di veicoli motorizzati. Insomma, il programma permetterebbe di approfondire la tematica dell’inquinamento dovuto al traffico veicolare, ma non viene utilizzato”.

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