Sanità, Arru: “Pronti alla revisione di alcune prestazioni”

Dopo la decisione del Governo di ampliare i livelli essenziali di assistenza (Lea) e garantire vaccini e farmaci innovativi, la Sardegna è pronta alla revisione di alcune prestazioni “che, secondo alcuni studi, oggi non sono più efficaci come il ricorso al taglio cesareo che in Sardegna presenta picchi anomali”. Lo ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru durante l’audizione sulla Finanziaria 2017 in Commissione Bilancio, presieduta da Franco Sabatini (Pd). “Per quest’anno – ha aggiunto – prevediamo inoltre di sbloccare il turnover, perché abbiamo una curva demografica del personale medico negativa con una età media superiore ai 53 anni e c’è bisogno di immettere risorse professionali fresche nel sistema. Sempre nel 2017 – ha spiegato Arru – vareremo un pacchetto di misure per la famiglia, non per motivi ideologici ma per ragioni pragmatiche: abbiamo l’indice di natalità peggiore d’Italia e servono politiche di lunga visione che metteremo in campo con uno stanziamento quadruplicato rispetto agli esercizi precedenti, 20 mln di fondi europei, nazionali e regionali”. Sui Lea, Arru ha sollecitato l’apertura di “un confronto forte con lo Stato perché, attualmente, queste nuove voci di spesa incidono in modo pesante sui conti della sanità sarda”. Sabatini, riprendendo il tema dell’aumento del disavanzo sanitario determinato indirettamente dagli interventi del Governo, ha annunciato che “la commissione proporrà al Consiglio regionale una risoluzione sulla sanità sarda, inquadrata in una più ampia vertenza con lo Stato che, in termini reali, toglie alla Sardegna risorse preziose anche con gli accantonamenti ed i fondi agli Enti territoriali”.

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