Santulussurgiu, sequestrato cantiere eolico: i basamenti su terreno vincolato

Il cantiere di un impianto eolico da 60 kilowatt, che un’impresa della penisola stava realizzando nelle campagne di Santulussurgiu, in località S’Iscra, in un terreno “vincolato”, perché percorso nel 2010 da un incendio, è stato posto sotto sequestro preventivo dagli agenti della Forestale di Oristano.

L’indagine ha già portato alla iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone, progettista dell’impianto, il direttore dei lavori, il committente e il rappresentante dell’impresa. Il reato per il quale sono indagati prevede l’arresto sino a due anni e una ammenda da 15.493 euro a 51.654 euro.

L’impresa aveva già realizzato un basamento in cemento armato di sette metri per sette, una strada camionabile e una trincea di 80 metri per il passaggio dei cavi di collegamento dell’impianto alla rete dell’Enel. Il terreno appartiene a un lussurgese che ha ceduto il diritto di superficie alla società che nel 2015 aveva ottenuto dal Suap di Santulussurgiu il via libera per la realizzazione dell’impianto.

L’autorizzazione, spiega il Corpo Forestale, non teneva però conto del fatto che l’area interessata era stata percorsa nell’ottobre 2010 da un vasto incendio ed era quindi soggetta ai vincoli previsti da una legge del 2000 che impediscono la variazione della destinazione d’uso e la realizzazione di attività produttive per un periodo di dieci anni.

(foto di repertorio)

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