Sanità, Maninchedda: “Il disavanzo c’è, rimbocchiamoci le maniche”

Nel giorno in cui il Consiglio regionale ha votato la variazione di bilancio da 148,7 milioni, di cui 117,3 per coprire il disavanzo in sanità, il Partito dei Sardi pone ancora l’accento sulle differenze tra città e paesi anche nell’ambito della riforma sanitaria, e con uno sguardo verso i conti dell’assistenza medica e ospedaliera oggetto di polemiche in questi ultimi giorni (leggi qui).

Il presidente del partito, Paolo Maninchedda, nella sua prima uscita pubblica dopo l’addio alla Giunta Pigliaru, parla di questi temi in un incontro in programma oggi a Tissi. “I conti della sanità sono sotto gli occhi di tutti: il deficit c’è, è maturato dal 2014 al 2016, come dimostrano le leggi finanziarie che lo hanno coperto – dice l’ex assessore dei Lavori Pubblici -. Noi non diamo del bugiardo a nessuno, sappiamo leggere e scrivere e non abbiamo bisogno di chi ci faccia le addizioni. Rispettiamo tutti, vogliamo concorrere al bene della Sardegna e vorremmo che la fatica della verità prevalga sulla foga della propaganda. Rimbocchiamoci le maniche – esorta quindi Maninchedda – e garantiamo la sanità in tutto il territorio della Sardegna”.

LEGGI ANCHE: Sanità, Arru: “Il disavanzo nel 2017 è di 235 milioni, basta catastrofismo”

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