Pd, adesso è sicuro: per la segreteria si sfideranno Angioni, Castangia e Soru

Adesso è ufficiale, anche se vanno ancora depositate le firme: alle primarie del 26 ottobre si sfideranno Ignazio Angioni, Thomas Castangia e Renato Soru.

Il campo del Pd sardo è definitivamente libero dalle incertezze: il 26 ottobre prossimo saranno Ignazio Angioni, Thomas Castangia e Renato Soru a contendersi la leadership del partito, da eredi del segretario uscente Silvio Lai. A questo punto diventa giusto una formalità l’appuntamento di domani nel quartier generale di via Emilia a Cagliari, dove entro le 12 vanno depositate le candidature.

Dunque, la campagna elettorale per le primarie d’autunno può partire con un giorno d’anticipio: Angioni, Castangia e Soru sono gli sfidanti delle primarie 2014, senza più dubbi. Angioni andrà a rappresentare l’attuale minoranza del partito con l’area della sottosegretaria Francesca Barracciu (vicepresidente uscente) più i renziani della prima ora (Chicco Porcu e Gavino Manca) e le componenti del deputato Siro Marrocu e di Tore Ladu. E proprio da questo fronte democratico, intorno alle 21, è arrivata l’ufficialità che mancava: la fumata bianca su Angioni ha chiuso tre ore di vertice a Tramatza, dove è stato proprio Marrocu il primo a intervenire. Poi il turno di Ladu, Egildio Tagliareni, Porcu, Nicola Sanna, Carlo Carta, Peppino Pirisi, Giorgio Macciotta, Giuseppe Luigi Cucca, Giampaolo Diana, Benedetto Barranu, la Barracciu e Pierluigi Caria. Manca ha chiuso invece il giro di interventi. Insomma, con Angioni, senatore e dirigente della Lega Coop, si raccolgono ampie porzioni dell’area ex Ds, ma anche pezzi di Margherita.

Tutto (o quasi) è stato già detto sulla candidatura di Soru: a sostenere l’europarlamentare, nonché ex presidente della Regione, sarà l’attuale maggioranza formata dai soriani e dalle correnti di Antonello Cabras, di Paolo Fadda e di Lai, a cui vanno aggiunti i lettiani, peraltro gli unici che dal 2004 non hanno mai rotto col parlamentare europeo. E anzi: i lettiani, guidati nell’Isola dal deputato Francesco Sanna, proprio in virtù del lungo sodalizio sembrano avere le carte in regole (e soprattutto i numeri) per piazzare un proprio rappresentante nelle segreterie cittadine. In primo luogo su Cagliari.

Con Soru in corsa potrà fare solo da sherpa di voti il quartetto di candidati che, nelle scorse settimane, era stato indicato dall’area Cabras-Lai, un disegno che nelle ultime ore ha sostenuto unicamente il segretario uscente. Nella lista dei papabili c’erano Valter Piscedda, Emanuele Cani, Romina Mura e Pietro Morittu. Poi realmente in partita, nel caso in cui Soru non si fosse candidato, è rimasto solo Piscedda, consigliere regionale e sindaco di Elmas, ma l’ex governatore ha deciso di non ritirarsi.

Al momento non ci sono altre novità nemmeno sul versante Castangia, il candidato dei civatiani e de La Traversata. Si può giusto sottolineare che Castangia potrà contare sull’appoggio del proprio circolo, il Copernico, nella cui fila non mancano nemmeno i renziani.

Domani, quando Angioni, Castangia e Soru andranno in via Emilia per depositare le candidature, dovranno allegare le firme di almeno 16 componenti della Direzione regionale uscente più quelle di 250 iscritti. Poi la lunga corsa verso le primarie del 26 ottobre che non prevedono ballottaggio: nel caso in cui nessuno dei candidati raggiunga il quorum, cioè la metà più uno dei voti totali, il segretario verrà scelto dagli eletti nella nuova assemblea regionale.

Ovviamente, l’obiettivo di Soru che, per curriculum ed esperienza è il candidato più forte, è chiudere la partita già il 26 ottobre, soprattutto per evitare alleanze dell’ultima ora, magari proprio tra Castangia e Angioni. Al momento, uno scenario di questo tipo resta fantapolitica: tutti e tre i candidati stanno correndo per vincere e ribaltare le facili previsioni sulla carta. Di certo, la corsa è davvero cominciata. Per tutti. Anche per i non tesserati.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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