Vini, la festa del grenache. E vuol dire anche cannonau, con la Sardegna regina

Sette Paesi, tre Continenti, 684 vini in concorso (204 quelli italiani), 122 cantine partecipanti, di cui 104 sarde. Infine cento i giurati internazionali. Sono i numeri della quinta edizione di “Grenaches du monde“, il più importante concorso internazionale riservato ai vitigni della famiglia cui appartiene anche il cannonau.

Ospitata in Sardegna, la manifestazione è entrata ieri nel vivo ad Alghero, dove si sono tenute le degustazioni dei quasi settecento campioni di vino che saranno premiati in occasione della cerimonia di chiusura in programma oggi a Cagliari. “Grenaches du monde” celebra una qualità di vini cui nel mondo sono dedicati 200mila ettari. Il coltivatore principale è la Spagna con 100mila ettari, segue la Francia con 90mila. In Italia il grenache parla quasi esclusivamente sardo: su 7mila e 800 ettari coltivati, 7mila e 600 sono nell’Isola, 5mila e 500 dei quali tra Nuoro e l’Ogliastra. Al cannonau doc sono dedicati 2230 ettari, per una produzione di 122mila quintali, 90mila ettolitri e 9 milioni di bottiglie, con una resa per ettaro pari a 40 ettolitri.

“La storia del cannonau è la storia della Sardegna, sull’isola c’è traccia di produzione di cannonau già tremila anni fa”, ha detto l’assessore regionale del Turismo e delle Attività produttive, Francesco Morandi. Per Mario Bruno, sindaco di Alghero, “Grenaches du monde è stata una grande opportunità per Alghero e per la Sardegna, che devono e possono vivere di turismo tutto l’anno”. Stesso discorso fatto dall’assessore Marzia Cilloccu del Comune di Cagliari.

Come ha sottolineato il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, “eventi del genere sono possibili solo se esiste una rete, questo è un bell’esempio di quel che possono fare le istituzioni”. Agostino Cicalò, presidente di Unioncamere Sardegna, va al di là dei numeri. “Il cannonau rappresenta una piccola porzione della nostra economia, ma è un veicolo straordinario sul piano turistico”. E il merito “è di tutti quegli imprenditori che con impegno fanno di quello vitivinicolo uno dei comparti di maggiore ricchezza e visibilità per la Sardegna”. Soddisfatta Maria Ibba, direttore generale di Laore, a capo della macchina organizzativa. “Mi auguro che questa esperienza sia un punto di partenza, lavoriamo insieme per la valorizzazione di prodotti che appartengono alla storia dei nostri territori e ne favoriscono la connessione”. Nel 2018 “Grenaches du monde” si svolgerà in Catalogna.

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