Turismo, positivi i dati del 2014 ma il boom tanto atteso non c’è

Dati positivi per la stagione turistica 2014, anche se l’incremento di arrivi e presenze sperato, alla fine non c’è stato. Se rispetto al 2013 l’assessorato regionale al Turismo stimava un aumento tra il 7,6 e il 10%, i numeri oggi dicono che ci si è attestati al 4,8. In termini assoluti, si parla di 602mila presenze in più (11.283.000 contro 10.680.000 dell’anno precedente). L’incremento, peraltro, si è avuto solo in alcune zone, soprattutto le province di Oristano (+12,7%), Sassari (+10,2%) e Olbia-Tempio (+4,5%). Ma le cifre sono sensibilmente diverse: a Oristano 55mila presenze, a Sassari 159mila, a Olbia 202mila. Flessione invece a Nuoro, con 100mila presenze in meno (9,6%). Modesti gli incrementi a Cagliari, Carbonia-Iglesias, in Ogliastra e nel Medio Campidano. Colpisce lo scarso risultato della città capoluogo di regione.

Il maggior numero di presenze – e non è una sorpresa – si è avuto essenzialmente nel periodo estivo. La concentrazione è sempre elevatissima, con l’84% delle presenze, più che nell’anno precedente quando si ebbe l’82,7%. Nel periodo ‘fuori stagione’ invece, gli aumenti maggiori sono stati in gennaio e aprile in termini percentuali (rispettivamente + 25,8% pari a 15mila presenze e 19,8% pari a 50mila presenze), ma in valori assoluti, primi posti per agosto (274mila, +9,1%) e settembre (193.000, +12.3%). Sta di fatto che i dati sono inferiori rispetto agli anni precedenti al 2012.

Le presenze di italiani (6.020.000) sono aumentate del 4,3%, quelle degli stranieri (5.263.000) del 7,2%. Le presenze alberghiere sono state 8.343.000 (+ 3,3%), quelle negli esercizi complementari (campeggi, ostelli, camere affitto, agriturismo, b&b) 2.940.000 (+ 12,7%). In particolare nei bed&breakfast le presenze sono state 113mila contro le 87mila del 2013 (+30%), che sembrano però molto inferiori rispetto alla reale offerta (i posti letto sono circa 10mila, almeno secondo le proteste degli albergatori, che lamentano un eccesso di concorrenza. Gli italiani come al solito sono venuti (60% e più) soprattutto in luglio e agosto; gli stranieri invece da maggio a ottobre, ma sono praticamente assenti nei mesi da novembre a marzo.

Gianfranco Leccis

 

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