Trasporti: sciopero e corteo lavoratori Ctm a Cagliari per ‘destinazione utili’

Sciopero dei mezzi pubblici dalle 10 alle 14 a Cagliari. Con adesione, queste le prime stime dei sindacati, dell’85%. Non solo: conducenti, controllori e dipendenti del Ctm in corteo dal deposito dei bus, in viale Ciusa, al palazzo comunale di via Roma. Nel mirino cinque milioni di euro: sono una parte degli utili del Consorzio – tuonano i sindacati – girata ai Comuni per finanziare interventi sul tpl (trasporto pubblico locale). Le sigle puntano il dito
contro la decisione dell’assemblea dei soci Ctm e chiedono risposte al sindaco della città metropolitana, Massimo Zedda.
Quei soldi – dicono i rappresentanti dei lavoratori – devono rimanere in cassa e in casa. Devono essere destinati – precisano Cisl, Orsa, Faisa, Css e la Rsa Usb – anche per il miglioramento delle condizioni economiche e normative del proprio dipendente. E poi, sostengono le sigle, “per investimenti e l’acquisto di nuovi autobus a sostegno di un ampliamento del servizio di trasporto pubblico nell’Area vasta Cagliaritana”.
Pronti a fare battaglia sulla scelta di destinare i fondi ai Comuni soci. “Con riserva di inviare un esposto alla procura
della Repubblica di Cagliari – hanno confermato – per valutare se vi siano eventuali situazioni che possano raffigurarsi in reati”. Il corteo di protesta ha attraversato la città e i dipendenti hanno manifestato davanti al municipio con striscioni e fischietti. “Non va bene sindaco Zedda – hanno scritto su un documento – lei proviene da un partito che dovrebbe guardare più al sociale, sicuramente cosa che starà facendo ma non nella sua azienda Ctm. Sarebbe opportuno che con più attenzione vada a verificare all’interno della sua partecipata di come, con il
sacrificio dei lavoratori, si possa arrivare a produrre utili a sei zeri”. La soluzione? “Non si può bloccare – protesta il
consigliere regionale di Fi Edoardo Tocco – un servizio di trasporto pubblico mettendo sotto scacco la città. I lavoratori devono essere ascoltati. È necessario che il consiglio di amministrazione apra un tavolo di confronto per ripartire le somme degli utili di bilancio”.

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