Trattamenti di bellezza e cosmetici prodotti nell’Isola: in Sardegna volano imprese e spesa. Oltre 3.300 le attività che occupano più di 5mila addetti. Il valore dei consumi ammonta a 355 milioni di euro di consumi. I dati sono di Confartigianato, “su fonte Unioncamere-Infocamere”, e confermano sempre di più la tendenza a fare della cura del corpo e del benessere fisico un ‘lavoro’ quotidiano.
Nel primo trimestre di quest’anno la Confederazione ha contato 3.384 attività tra centri estetici e parrucchieri contro le 3,.256 del 2016. Gli addetti raggiungono quota 5.124. Rispetto alle aziende attive, l’85,3 per cento sono artigiane. Il 66,6 per cento, pari a 2.248 attività, vengono gestite da donne; il 10,5 (353 aziende) da giovani under 35; il 3,2 per cento, (108 realtà), da stranieri. Reggono bene anche le imprese produttrici di cosmetici: se ne contano 24, il cui valore export è di poco inferiore al mezzo milione di euro.
“Il settore è in crescita sotto tanti punti di vista – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Sardegna -: resce la domanda, la spesa totale e le imprese. Purtroppo, però, aumenta anche l’abusivismo e i 1.400 addetti, stimati, in nero, raccontano tanto del fenomeno”.
Per quanto riguarda la spesa, mediamente nell’Isola le famiglie spendono 29,5 euro al mese, equivalenti a 355 milioni di euro all’anno, per servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza. Nel 2016 la spesa totale fu di 265 milioni. “Sull’imprenditorialità, sulla legalità, sulla competenza, sulla trasparenza e sulla tutela delle imprese in regola continueremo la nostra battaglia – continua Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – ancora una volta dobbiamo segnalare come su internet, purtroppo, abbondi l’offerta abusiva: un vero far west
dove qualunque illecito viene compiuto alla luce del sole. Non si tratta solo di evasione fiscale o di trasgressione delle norme, c’è anche un serio problema di salute e sicurezza della persona”.
