Sardinia food experience, l’assessora Piras incontra le imprese a Torralba

Si chiama Sardinia Food Experience ed è una delle Reti di impresa che partecipano con successo al Programma di Internazionalizzazione dell’assessorato regionale dell’Industria. La Rete è composta da sei aziende del settore agroalimentare con sedi nelle province di Sassari e Nuoro. Due anni fa hanno deciso di unire gli sforzi e di mettersi in gioco con l’obiettivo di trovare nuovi canali commerciali, in particolare all’estero. Il progetto di internazionalizzazione della Rete è ormai a buon punto e alla fine del percorso i prodotti delle sei aziende sbarcheranno in Cina e negli Emirati Arabi.

Per conoscere da vicino queste realtà imprenditoriali, l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato oggi a Torralba i rappresentanti delle aziende che compongono la Rete. L’incontro si è svolto nella sede del pastificio Brundu, impresa capofila del progetto. Nella Rete sono coinvolte anche la ET Formaggi di Thiesi, la Società Cooperativa Agricola Rinascita di Oliena, la Cooperativa Olivicoltori Oliena, il Vecchio Forno di Fonni e la Cantina Tenute Matteu di Cannigione.

“Continuiamo a registrare dati positivi sull’export in Sardegna. Tra i tanti i fattori, crediamo che ad incidere siano anche le politiche che la Regione sta portando avanti da più di tre anni”, ha detto l’assessora Piras. “Complessivamente le azioni sull’Internazionalizzazione valgono 32 milioni di euro. Siamo riusciti a coinvolgere centinaia di aziende, tra bandi, forum, missioni istituzionali, incontri B2B e formazione di export manager. Adesso è il momento di tirare le prime somme. Vogliamo capire dalle stesse imprese – ha aggiunto l’assessora – se stiamo andando nella direzione giusta e quali sono, nel caso, i correttivi da apportare ai nostri progetti per supportare i loro piani export. Siamo soddisfatti perché i riscontri, finora, sono tutti positivi”.

“Abbiamo puntato molto sulle Reti – ha ricordato Piras – perché riteniamo che sia la strada più idonea per arrivare nei mercati stranieri. Le aziende che si aggregano hanno maggiori possibilità di trovare sbocchi commerciali. E ciò vale soprattutto in un contesto come quello sardo, fatto di piccole e micro imprese. Il nostro compito, in questi ultimi anni – ha concluso – è stato facilitare il processo di aggregazione tra le tante realtà produttive dei diversi settori, in particolare l’agroalimentare, e quindi premiare le Reti di impresa. Oggi possiamo dire che la risposta c’è stata ed è stata ottima. Iniziamo a vedere i primi risultati e ne siamo ovviamente orgogliosi”.

 

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