Ecco ‘Sardinia everywhere”, la rete dei sardi che lavorano (o studiano) all’estero

L’obiettivo è creare una rete, collegare gli operatori economici e culturali sardi e quelli presenti fuori dalla Sardegna, attraverso il contributo dei sardi che vanno all’estero per lavorare e studiare. Il progetto si chiama “Sardinia Everywhere” ed è promosso dalla Regione con la collaborazione dei Circoli dei sardi. Questa mattina l’iniziativa è stata presentata a Cagliari alla presenza dell’assessora al Lavoro, Virginia Mura. Che ha detto: “Si tratta di un’occasione importante di rilancio dei circoli e delle federazioni che vengono coinvolti per la prima volta in un’attività strutturata per creare partnership e reti di promozione con diversi attori”.

L’assessore ha spiegato che “la Giunta ha da subito incentivato le iniziative di qualità e ha riconosciuto il ruolo svolto dalle organizzazioni rappresentative dei sardi emigrati, veri e propri ambasciatori della nostra terra all’estero. I risultati, grazie anche al lavoro svolto dalla Consulta regionale degli emigrati, stanno arrivando. Sardinia Everywhere – ha sottolineato l’assessora – rientra nei progetti per la promozione economica della Sardegna e per la creazione della rete dell’Emigrazione attraverso i social network. Mettiamo a sistema le energie e valorizziamo la rete dei sardi nel mondo, inserendola in un programma di azioni condivise. Nel caso di Sardinia Everywhere, ci rivolgiamo soprattutto agli operatori economici, a chi lavora e fa impresa all’estero, e ai giovani che scelgono di andare a studiare fuori dall’Isola. Sono loro i protagonisti dell’esportazione dei fattori di identità, delle bellezze e delle eccellenze della Sardegna. La Regione – ha concluso l’assessora – continuerà a supportare le iniziative degli emigrati perché il legame con la Sardegna non sia soltanto identitario e sentimentale, ma porti a benefici economici e di crescita, sia per le persone che per la nostra terra”.

“Sardinia Everywhere” è stato avviato con un orizzonte triennale di attività ed “è supportato dalle principali organizzazioni per la tutela dell’emigrazione – si legge in una nota della Regione -. I risultati attesi sono l’incremento delle attività nei Circoli, l’aumento di adesione da parte dei giovani, la nascita di canali di relazione tra imprese sarde, Circoli e operatori economici e culturali, e l’incremento delle opportunità di internazionalizzazione per le imprese sarde. Nell’area pilota di Londra si sono già svolti quattro incontri e si è già costituita un’Associazione dei sardi nella capitale britannica. Positivi riscontri sono emersi anche dai Circoli di Sofia, Berlino e Barcellona, attraverso i quali saranno avviate azioni innovative già sperimentate a Londra. I primi traguardi raggiunti hanno confermato la disponibilità dei giovani emigrati a essere coinvolti all’interno di percorsi che possano valorizzare le loro esperienze e competenze”.

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