Sardex arriva tra la gente. Dopo imprese e professionisti la moneta virtuale sarda si apre a tutti i cittadini. Lo fa con ‘Bisoo’, pronunciato bisu, che in sardo significa sogno. Che oggi è realtà. Si tratta di una carta che consente ai consumatori di guadagnare crediti Sardex ogni volta che acquistano qualcosa, beni o servizi, dalle imprese aderenti al circuito della moneta alternativa. Secondo l’amministratore delegato Gabriele Littera questo è un modo per rafforzare l’economia del territorio. “Siamo nati per consentire alle piccole imprese di finanziarsi reciprocamente però sin dall’inizio abbiamo pensato di arrivare al consumatore finale. Oggi ce l’abbiamo fatta e in questo modo diamo la possibilità ai consumatori di aiutare le imprese sarde, allo stesso tempo consentendo loro di avere dei vantaggi in cambio degli acquisti effettuati”.
Il funzionamento è semplice e parte dal presupposto che un euro equivale a un credito Sardex. Il consumatore che aderisce a Bisoo, una volta che ha registrato online la carta, quando acquisterà beni o servizi da una delle 4mila imprese del circuito Sardex guadagnerà in percentuale (circa il 10% ma può variare) dei crediti poi spendibili nelle imprese dello stesso circuito. Ma potrà anche donarli, altra novità delle ultime settimane, ad associazioni che operano nel mondo culturale, sociale o sportivo per finanziarne le attività quali ad esempio l’organizzazione di un festival o un evento.
La nuova carta è stata già testata a Serramanna, culla di Sardex, dove alcuni clienti sono arrivati a spendere anche 9mila euro. In tutta la Sardegna inoltre già 450 imprese si sono attivate per promuovere il servizio. “Abbiamo sempre pensato a Sardex come una moneta reale ora ci apriamo a un’economia civica. Entro l’anno contiamo di coinvolgere tremila imprese” conclude la referente del progetto Laura Fois.
Andrea Deidda