La Filca Cisl, il sindacato dei lavoratori edili, frena gli entusiasmi per i dati Istat sull’occupazione in Sardegna. Il segretario regionale Giovanni Matta, infatti, evidenzia che nell’Isola non si è registrato un incremento degli occupati nel settore delle costruzioni. “Non dubitiamo che l’andamento stagionale, unitamente all’ottima performance espressa dall’industria turistica sarda, abbia favorito un salutare incremento dei livelli occupazionali – spiega – negli Enti Paritetici di derivazione contrattuale, Casse Edili Provinciali, Edilcassa Regionale, e Cassa Edile Artigiana, l’andamento occupazionale in Sardegna fornisce una dimensione di tutt’altro tenore. L’occupazione resta stabile con 23.000 addetti, dopo averne perso 28.000 negli ultimi dieci anni, passando dai 51.000 occupati del 2007 agli attuali. Dai dati non risulta nessun aumento delle ore lavorate come anche il monte salari complessivo resta stabile attorno ai 170 milioni annui mentre erano 360 milioni nel 2007″. Secondo Matta, inoltre, l’attuale condizione del lavoro edile, evidenzia una “forte precarietà. Infatti la media delle ore annue per lavoratore si attesta su valori prossime alle 800. Molto meno della metà di quanto dovrebbe veder impegnato un lavoratore”. La Filca ribadisce che “il tema lavoro da creare resta la priorità, così come resta imperativo accelerare la spesa delle risorse unitamente all’adozione di una legislazione sull’urbanistica di alto profilo. Se questo dovesse accadere subito forse i dati dell’Istat potrebbero diventare realtà”.
La disoccupazione nell’Isola cala al 15%, è il valore più basso dal 2012