Latte di pecora, joint venture sardo-cinese. Investimenti da 50 milioni

Il latte ovino e caprino sardo di Alimenta diventa anche cinese per arrivare negli scaffali di mezzo mondo. Ma sempre partendo da Macomer. Lo stabilimento del Marghine sarà, anche in vista della ribalta internazionale sempre più ampia, rafforzato e rinnovato. È il senso della joint venture – l’accordo è stato firmato oggi – stipulata tra la società Minoter spa del gruppo Cualbu e Blue River Dairy, gruppo cinese che opera nel settore della produzione di latte formulato per l’infanzia a base di ingredienti ovini e caprini.

Il presidente del gruppo asiatico Yuanrong Chen ha annunciato questo pomeriggio durante la conferenza stampa di presentazione dell’intesa investimenti per 50 milioni di euro. E prospettive di allargamento al mercato mondiale. Con la Sardegna sempre al centro: “Viene valorizzata la cultura delle pecore – ha detto l’imprenditore cinese – la Sardegna ha qualcosa di speciale che può dare tante frutti. E pensiamo a prodotti che facciano pensare alla Sardegna”.

Per questo c’è sull’operazione anche la benedizione della Regione. Lo stesso presidente Francesco Pigliaru ha voluto salutare oggi i protagonisti dell’accordo. “In particolare sono lieta – ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi – perché è stata scelta un’azienda sarda. E perché la Sardegna attira investimenti stranieri. Una grande occasione di crescita. I nostri allevatori hanno raggiunti ormai una grande eccellenza qualitativa perché da anni la Sardegna produce con molta attenzione al benessere degli animali”.

Tra gli obiettivi primari dell’accordo- nel lungo periodo- c’è anche quello di produrre direttamente in Sardegna latte per l’infanzia. E questo farebbe di Alimenta il primo produttore europeo di latte di pecora per l’infanzia. Soddisfazione anche dai vertici di Alimenta con il direttore generale Simone Colombo e il presidente di Minoter Gualtiero Cualbu: “Credo che questo accordo rafforzi Alimenta- ha sottolineato Cualbu- e dia una prospettiva all’intero comparto: più latte si toglierà latte dal mercato più quel mercato si stabilizzerà”.

Il dialogo era iniziato un anno e mezzo fa. Poi le trattative e la firma sull’accordo in tre lingue, italiano, inglese e cinese. Per sottolineare l’importanza del patto sardo-cinese c’era anche Xu Xiaofeng dell’ambasciata della Repubblica popolare in Italia. “Un importante passo nella collaborazione commerciale tra Italia e Cina- ha detto- ci sono altre aziende cinesi che stanno collaborando o vogliono collaborare con imprese sarde”.

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