Oltre 400 imprese hanno partecipato a Cagliari agli “Stati generali della moda“, iniziativa organizzata da Confartigianato imprese Sardegna all’ex Manifattura Tabacchi. Stilisti, sarti, produttori e designer di abiti, calzature, occhiali, gioielli e accessori d’abbigliamento, provenienti da tutta la Sardegna, con gli studenti dell’Istituto superiore “Pertini” di Cagliari, si sono confrontati sul futuro e le opportunità del settore insieme insieme a istituzioni, esperti e giornalisti specializzati.
I dati della moda in Sardegna, mettendo insieme tessile, abbigliamento e accessori, occhialeria, calzaturiero,
gioielleria e lavorazione pietre preziose, sommano 1.393 imprese registrate, stando ai numeri diffusi dall’Osservatorio di Confartigianato e relativi al terzo trimestre del 2017. Rispetto al numero totale di aziende, il 63,5 per cento, pari a 885 unità, sono classificate come artigiane. Risultano così divise: 356 si trovano in provincia di Cagliari, 294 a Sassari-Gallura, 158 a Nuoro e 77 a Oristano. Gli occupati, tra dipendenti diretti e indiretti, sono circa 1.40. Di cui 151 nella provincia di Sassari, 146 a Cagliari, 75 a Nuoro, 66 a Oristano e 60 nel Sud Sardegna.
Tra il primo semestre 2011 e il primo semestre 2017, l’export dei prodotti della moda sarda è cresciuto del 10,9% nel mondo, del 7,2 per cento nell’Ue a 28 Paesi e del 14,5 nei nazioni extra Ue, per un totale di 10,5 milioni di euro di controvalore. I prodotti più venduti gli articoli di abbigliamento, cresciuti del 27 per cento, seguiti di prodotti del calzaturiero-tessile-abbigliamento (+10,9%) e dagli articoli in pelle come gli accessori (+10,5%).
In leggera contrazione i prodotti tessili (-3,3%). Alla fine del 2016, tra i Paesi partner della Sardegna per le esportazioni in prima posizione la Francia con un incremento del 29,6 per cento rispetto al 2015, seguita dalla Germania (+1,8%), da Hong Kong (+20,8%), Repubblica Ceca (106,4%), USA (-0.1%), Russia (-12,4%), Arabia Saudita (+14,2%), Cina (+64,4%).
