‘La carta di Ollolai’, politica mobilitata contro lo spopolamento dell’Isola

“Occorre convogliare e mettere a sistema tutte le azioni politiche, gli interventi, le proposte e le risorse, utili a contrastare il fenomeno per garantire un futuro alla Sardegna”. Con questo proposito è stata firmata ‘La carta di Ollolai‘, patto programmatico per combattere lo spopolamento in Sardegna, presentato oggi alla stampa dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, dall’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, e dai presidenti di Anci e Cal, rispettivamente Emiliano Deiana e Andrea Soddu. Hanno partecipato anche il sindaco di Banari, Antonio Carboni, e i viceprimi citadini di Lodè e Gavoi, Gino Franco Ruiu e Gianmario Pira.

L’iniziativa odierna fa seguito a un libro sul tema, intitolato ‘La carta di Ollolai’ e scritto da Giorgio Carta, Pietro Ciarlo, Pietro Maurandi e Mario Pinna. Il testo raccoglie i contributi di un convegno che si è tenuto il 6 ottobre scorso nel centro barbaricino, dove il sindaco Efisio Arbau ha avviato la vendita di vecchie case al prezzo simbolico di un euro proprio nel tentativo di attrarre nuovi residenti (cinque coppie olandesi hanno aderito e la loro avventura sarda è diventata un reality della tv Rtl7). Di certo il presupposto dell’analisi è uno: non esiste una soluzione definitiva contro lo spopolamento delle aree interne e dei piccoli comuni della Sardegna.

“La Carta di Ollolai – ha sottolineato Ganua – ha il merito di aver posto all’attenzione della politica il tema dello spopolamento, fenomeno in costante crescita che non riguarda solo la Sardegna, ma da noi certamente più accentuato a causa del forte calo demografico. A livello nazionale il fenomeno è stato finalmente preso in considerazione approvando la legge sui piccoli comuni che necessita ora di maggiori risorse. La speranza è che il nuovo Governo prenda impegni seri e finanzi adeguatamente questa legge, contribuendo in questo modo alle politiche portate avanti anche a livello regionale. Nei prossimi sessant’anni è prevista la scomparsa di 31 Comuni sotto i mille abitanti – ha aggiunto – che significa una perdita di controllo dei territori, della cultura e delle tradizioni proprie delle nostre comunità”.

“Tutti gli strumenti già messi in campo – ha detto Erriu – risultano senz’altro più efficaci se immaginati in una dimensione di coordinamento di politiche che favoriscano i processi di cooperazione intercomunale. Una nuova governance che va costruita, perché servono delle regole e una nuova mentalità che ora è in fase di sviluppo e sta andando avanti”.

Il coordinatore della sezione sarda dell’associazione ex Parlamentari, Giorgio Carta, ha auspicato che il dibattito sullo spopolamento delle aree interne della Sardegna “venga portato al più presto all’interno del Consiglio regionale e che il volume ‘La Carta di Ollolai’ sia divulgata nelle scuole anche grazie ad un lavoro congiunto di Cal e Anci”.

Così Deiana: “Ora bisogna passare dalle parole ai fatti. organizziamo gli Stati generali dedicati al fenomeno che coinvolgano i paesi, le aree interne della Sardegna, insieme alla Giunta, il Consiglio regionale, il sistema delle autonomie locali, le forze sindacali, sociali ed imprenditoriali. Ma ci devono essere soprattutto i partiti perché occorre continuità nelle azioni portate avanti e nelle risorse messe in campo”.

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