“E’ paradossale che la Giunta regionale prima promuove e si adopera per fare approvare una norma in Consiglio, poi quando l’Assemblea regionale la trasforma in legge l’Esecutivo ne ritarda l’attuazione. Un ritardo che rischia di far finire sulla strada, senza lavoro, 102 operatori della formazione professionale”. Lo denuncia il segretario generale della Cisl sarda, Gavino Carta, sollevando il caso dei 102 docenti e amministrativi della formazione professionale e annunciando un’eventuale mobilitazione se la vertenza non dovesse sbloccarsi. “Un diritto riconosciuto dal TAR Sardegna che, con alcune sentenze, ha annullato gli effetti delle determinazioni prese dalla Giunta nel 2014 – osserva – Il Consiglio, per sanare l’iniziale errore della Amministrazione regionale, ha approvato nella Finanziaria 2018 una norma apposita che ripristina il diritto a far parte della lista speciale dei 102 lavoratori oggi in gravi difficoltà. Alcuni di questi operatori, infatti, licenziati dagli enti di appartenenza, sopravvivono con ammortizzatori sociali in scadenza; altri ancora oggi in precaria situazione economica e a rischio di perdere il lavoro a causa della crisi registrata ormai da anni nel comparto della formazione professionale in Sardegna”.
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