Eni, stop all’impianto chimica Versalis a Porto Torres. Protesta dei sindacati

“Da oggi Versalis procede alla fermata dell’impianto Elastomeri”. Lo annunciano i segretari territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Gianfranco Murtinu, Luca Velluto, Giovanni Tavera. “La decisione – spiegano – sarebbe stata presa per far fronte all’ineluttabile fermata della centrale elettrica di Versalis per la quale il 27 luglio scadrà l’autorizzazione Aia”. Per i tre sindacalisti, è “una decisione inammissibile dal punto di vista industriale”. “Mentre discutiamo, a tutti i livelli sindacali, istituzionali e aziendali sul rilancio degli investimenti nella chimica verde, annunciati in primis da Eni e dal suo amministratore delegato, ci ritroviamo con l’intero sito produttivo fermo e in stallo per la mancanza di una autorizzazione che doveva essere conseguita con largo anticipo”, denunciano le sigle. “Versalis – proseguono – anziché sveltire e accelerare la costruzione di una nuova caldaia, insegue continue proroghe per esercire la sorpassata centrale”. Piove sul bagnato. “A questa situazione si aggiunge la notizia del probabile allungamento a novembre della fermata degli impianti P01 e P02per interventi straordinari”, avvertono i tre sindacalisti per spiegare che “la preoccupazione per la tenuta dell’intero sito di Porto Torres e del relativo indotto è palpabile”. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono che “Versalis ed Eni si attivino immediatamente con le istituzioni competenti per consentire il riavvio, in tempi stretti e certi, della centrale, delle produzioni e della messa in opera del cantiere per la costruzione della caldaia sostitutiva”. Chiesto anche un incontro “per discutere specificamente delle possibili ricadute gestionali”.

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