Case sugli alberi e ‘riserve umane’, ecco le idee per il Sulcis

Abbiamo visionato in anteprima le 158 proposte per il rilancio del Sulcis inviate da cittadini, esperti e associazioni nell’ambito del bando internazionale ’99Ideas’, promosso dal Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e dal ministero per lo Sviluppo Economico di concerto con la Regione, la Provincia di Carbonia-Iglesias e i comuni del territorio.

Si va dalla creazione di un tunnel sotto il canale di Sant’Antioco alla realizzazione di villaggi turistici, dalla Fabbrica del Cinema allo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Nonostante la varietà di proposte, i temi comuni sono l’occupazione, la protezione dell’ambiente, la valorizzazione del patrimonio culturale e storico.

Tra le idee più curiose c’è la creazione di una “riserva di umani, dove poter ritrovare e scoprire gli ancestrali usi costumi e necessità dell’essere umano, dotata di una “casa madre” autosufficiente per energia, acqua, cibo, e capace di ospitare e attrarre un turismo culturale e scientifico”.

Nella lunga lista anche l’ampliamento del porto di Portoscuso per consentire l’attracco di navi da crociera o mercantili, la realizzazione di “casette sugli alberi” per ospitare i turisti nelle pinete di Iglesias e Gonnesa, la realizzazione di un ascensore per   migliorare l’accessibilità della Grotta delle Spigole, a Buggerru.

C’è chi propone di istituire un corpo di vigilanza non armata 24 ore su 24 per il presidio di tutto il territorio e chi invece propenderebbe per la realizzazione di un grande poligono di tiro.

Altri ancora sono certi del fatto che lo sviluppo passi dalla creazione di un grande campus universitario o dall’istituzione di una scuola di musica nell’antico borgo di Tratalias. Tanti anche i progetti museali, dall’acquario al polo scientifico per Masua, dal museo del Mare e della pesca fino a quello della storia della Sardegna con statue e diorami.

C’è chi pensa anche ai disabili, ai quali affidare la gestione di un grande parco eolico, o ai disoccupati dell’Alcoa, che potranno essere impiegati in una fabbrica di biciclette in alluminio riciclato.

Molti partecipanti al bando invocano “azioni coordinate nel tempo ed efficace coinvolgimento di tutti i settori produttivi” e altrettanti propongono la riconversione e il riutilizzo a fini turistici e culturali di strutture come fabbriche dismesse e infrastrutture, come le linee ferroviarie abbandonate.

Di certo la commissione esaminatrice, vista le proposte, avrà parecchio lavoro da fare. I vincitori? Si conosceranno nel giro di un mese.

Francesca Mulas

 

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