Banca di Sassari, fine di un’epoca: chiudono tutti gli sportelli

Dal 23 maggio niente più sportelli della Banca di Sassari: l’insegna verrà sostituita con quella del Banco di Sardegna, ma la Bper sarà l’azionista di controllo.

Sono le ultime quarantotto ore di vita per i cinquantacinque sportelli della Banca di Sassari: da lunedì passano sotto il controllo dell’emiliana Bper. L’istituto sardo sarà trasformato in società prodotto, cioè resterà attivo solo per i crediti al consumo (cessione del quinto ad esempio) e per la monetica (pagamenti informatizzati). Tutto il resto, comprese le buste paga dei dipendenti e i Trf, diventa Banco di Sardegna (a sua volta gruppo Bper).

Per questo sull’asse Reggio-Sassari-Cagliari si lavora a modificare, entro lunedì, tutti gli Iban e i numeri di conto dei clienti, i quali dovranno comunicare le nuove coordinate ai propri datori di lavoro per garantirsi il corretto accreditamento degli stipendi. Sul fronte dei bancomat, invece, non cambia nulla: prelievi e pagamenti saranno dirottati in automatico, senza bisogno di chiedere un’altra carta di debito.

Sull’operazione finanziaria, Sardinia Post ha pubblicato il 30 marzo scorso l’ennesimo editoriale a firma del collettivo di economisti che utilizza lo pseudonimo Amsicora e ha definito acquisizione-spoliazione il passaggio dell’istituto sardo agli emiliani: con l’accordo, infatti, Bper passa dal 18,2 per cento di quote all’80, mentre il Banco di Sardegna scende dal 74,72 a circa il 20 per cento. Gli emiliani diventano azionisti di controllo, tuttavia dietro pagamento – e questo è il secondo passaggio – la Bper cede al Banco “il ramo d’azienda formato dalla cinquantina di filiali Banca di Sassari” che si contano nell’Isola.

Ciò vuol dire anche cambio delle insegne, come in queste ore stanno facendo squadre di operai in tutte le filiali che resteranno aperte. Per esempio quella storica di piazza Garibaldi a Cagliari. Altri sportelli, invece, chiuderanno: è il caso di Selargius.

La Banca di Sassari ha 128 anni di storia. Era infatti il 15 marzo 1888 quando, su iniziativa di cinquantotto commercianti, nacque col nome di “Banca cooperativa società anonima”. Nel ’48 diventa “Banca popolare di Sassari”. L’istituto ha conosciuto il suo massimo sviluppo negli anni Ottanta col potenziamento della rete territoriale. Nel ’93, dopo un anno e mezzo di gestione commissariale, la trasformazione in spa col Banco di Sardegna azionista di maggioranza. Una cosa è certa: alla Banca di Sassari non ci sarà turn-over, come previsto dal piano industriale Bper: significa che non verranno sostituiti i 110 dipendenti (su 540) pronti ad andare in pensione.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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