Assestamento di bilancio da 234 mln, Paci: “Buco sanità verso l’azzeramento”

Via libera del Consiglio regionale alla seconda variazione di bilancio dell’anno, per un ammontare di 234 milioni di euro. La maggior parte delle risorse – 177 milioni – sono destinate alla copertura del ‘buco’ della sanità che sarà completamente azzerato con la Finanziaria 2019 e uno stanziamento pari ad altri 330 milioni (leggi qui tutti i contii del risanamento).

“Siamo orgogliosi di questa variazione di bilancio – si legge in una nota diffusa a fine seduta dall’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci -. Risaniamo la sanità, assicuriamo più risorse alle politiche sociali, andiamo in soccorso degli Enti Locali e più in generale diamo risposte con grande attenzione a chi sta maggiormente soffrendo mettendo allo stesso tempo ordine nei conti pubblici. E credo che, proprio per queste caratteristiche, questa variazione dovrebbe essere sostenuta da tutta l’Aula”.

Con la ‘correzione’ dei conti approvata oggi ci sono 15 milioni in più per le politiche sociali, 5 per i Comuni, 8 per le Province, 16 per i trasporti Arst. Ancora: previste anche nuove risorse per emergenze e consorzi di
bonifica (2,2 milioni), indennizzo delle attività agricole (500mila euro), 3,5 milioni per i cimiteri e i 3 per gli impianti sportivi, sempre comunali. È stata anche assicurata la copertura ai lavoratori del Corpo forestale per le progressioni di carriera, con le stesse modalità previste per i dipendenti dell’amministrazione regionale. Previsti pure 2 milioni per l’archeologia. Viene inoltre autorizzata la costruzione del secondo lotto in project financing del nuovo campus universitario di Cagliari.

“La variazione approvata oggi – continua Paci – anticipa di poco il percorso della Finanziaria e con questa si intreccia in molti interventi, collocandosi in una situazione economica che vede la Sardegna registrare una crescita media dell’1,2% all’anno nel triennio 2015-2017. Sono dati Istat, non numeri della Giunta”. Il titolare della Programmazione e vicepresidente della Giunta chiarisce ancora: “Non stiamo lasciando debiti a chi verrà dopo di noi. Con l’assestamento garantiamo 177 milioni al risanamento dei conti della sanità”. E la somma “insieme alle risorse della Finanziaria 2019 permetterà di arrivare a uno stanziamento complessivo di 600 milioni che lascerà l’assistenza medica e ospedaliera senza disavanzo pregresso: il 2018 infatti non genera un solo euro in più di deficit e per il 2019-20-21 è già coperto quello atteso che, comunque, si sta riducendo progressivamente. Lo ripeto: stiamo coprendo interamente il debito della sanità che sarà totalmente azzerato, una pietra tombale che nessuno è mai riuscito a mettere in passato”.

Sempre in tema di sanità, Paci ha chiarito la questione degli ammortamenti non sterilizzati. Ovvero poste contabili non iscritte nel modo dovuto dalle aziende sanitarie, un problema diffuso in tutte le regioni. Si tratta di debiti che lo Stato ha annullato in parte o permettendo alla Amministrazioni di rateizzarli. “Esattamente quello che abbiamo chiesto di fare noi – ha spiegato Paci – su questi debiti che non abbiamo prodotto noi, sono quantificati in 265 milioni e risalgono a prima del 2013. Stiamo chiedendo allo Stato di poter pagare a rate, senza interessi e assolutamente senza mutui o indebitamenti. I mutui, invece, li abbiamo fatti per poter pagare le perenzioni (residui passivi non pagati entro un determinato periodo di tempo) che, certo, non abbiamo inventato noi del centrosinistra. Ma anche in questo caso stiamo pagando e dunque rimettendo ordine nei conti, cancellando mutui molto costosi e sostituendoli con altri più vantaggiosi: quando siamo arrivati le perenzioni ammontavano alla enorme cifra di 2,7 miliardi di euro, le abbiamo ridotte a 500 milioni”.

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