Artigianato, le piccole imprese soffrono. Cna chiede confronto con Regione

Ripresa dell’economia artigiana sarda ancora rimandata. Cala la fiducia e aumenta la distanza tra grandi e piccole imprese. E’ quanto emerge dall’ottavo rapporto congiunturale sulle imprese artigiane della Cna Sardegna presentato oggi a Cagliari. L’illustrazione dei dati si è aperta con un formale richiesta di apertura di un tavolo di confronto per trovare una soluzione, rivolta proprio all’assessora regionale competente in materia Barbara Argiolas, presente ai lavori. Per quanto riguarda la forbice tra big e realtà di dimensioni ridotte il rapporto descrive un trend abbastanza chiaro: per le imprese artigiane con fatturato superiore a 500 mila euro si può parlare di ripresa già in atto. Mentre le note dolenti arrivano dalle imprese di piccole dimensioni, in particolare quelle con fatturato inferiore a 100 mila euro: solo una su cinque ha fornito indicazioni di crescita. La ricerca è sta effettuata su un campione di 700 imprese. L’indagine fotografa la reale condizione delle aziende artigiane della Sardegna attraverso i principali rilevatori economici (ordini, fatturato, occupazione, accesso al credito e costi di produzione). Oggi in Sardegna – ha spiegato il presidente regionale Pierpaolo Piras – sono censite circa 35 mila imprese artigiane: alla fine del 2017 si contano 7.660 imprese in meno rispetto al 2008 (-18%). Nell’isola solo 9 imprese artigiane su 100 operano oltre i confini regionali e solo l’1,4% degli artigiani negli ultimi tre anni ha investito in internazionalizzazione. In cinque anni le piccole imprese artigiane, che contano tra 2 e 3 addetti, hanno ridotto l’occupazione di circa 1.200 unità. Sul credito si riduce la percentuale di imprese che segnalano un deterioramento delle condizioni complessive di finanziamento: 9% (era il 16% nel 2015 e il 31% nel 2011). Rimangono elevate le richieste di rientro anche parziale sui crediti già concessi con il 57% del campione. Nel comparto delle costruzioni oltre un terzo degli artigiani continua ad indicare ulteriori cali del fatturato. Ma ci sono le basi per crescere: gli artigiani rappresentano un quarto delle imprese sarde (24,7%). Artigianato: ripresa rimandata, soffrono le piccole imprese. Il futuro per le imprese artigiane è all’insegna della stabilità più che della crescita. Per questa ragione Cna chiede alla Giunta regionale l’apertura di un tavolo di confronto. “Anche il piano straordinario del lavoro può rappresentare un’opportunità di crescita per le imprese di piccola dimensione a condizione che la parte più rilevante delle risorse – spiegano Piras e il segretario regionale Francesco Porcu – si concentri su quella tipologia di opere ‘a spesa immediata’ che producono le più alte ricadute economiche ed occupazionali come lo sono gli interventi di riqualificazione ed efficientamento degli immobili pubblici, da preferire alle sciagurate ipotesi di utilizzarle per l’apertura di nuovi cantieri comunali”.

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