Alcoa da smantellare, entro l’anno mille disoccupati. I sindaci vicini ai lavoratori

I sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente saranno ancora una volta al fianco dei lavoratori dell’Alcoa di Portovesme nella loro infinita vertenza. A una settimana dall’annuncio di voler smantellare lo stabilimento entro l’anno, i primi cittadini del Sulcis Iglesiente prendono posizione. Lo hanno ribadito questa mattina, con fermezza, in un incontro organizzato dalle segreterie territoriali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Cub nella sede della Fim CISL di via Mazzini a Carbonia. Presenti quasi tutti i sindaci, segno che il momento è drammatico, con i 37mila disoccupati su una popolazione di circa 130 mila abitanti.

Un forte richiamo all’unità nelle iniziative politiche che riguardano non solo le industrie di Portovesme, ma tutti i settori produttivi, è stato rivolto dal presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Iglesiente Gianfranco Trullu, sindaco di Perdaxius. Rino Barca, segretario territoriale della Fim CISL, ha detto che la Glencore, interessata all’acquisizione della fabbrica, non ha ancora risposto all’invito ufficiale, formulato dal ministro Carlo Calenda, con una lettera datata 8 agosto, di pronunciarsi in merito alle proposte formulate dal Governo italiano. “Un silenzio che non preclude a niente di buono”. Per questa ragione è molto probabile che il previsto incontro del 5 settembre tra Glencore e Governo a Palazzo Chigi possa subire uno slittamento. Barca, a nome dei sindacati tutti, chiede aiuto ai sindaci: “Noi non possiamo più gestire questa emergenza – afferma -. Troppi i disoccupati a cui presto se ne aggiungeranno molti altri”. Saranno infatti circa un migliaio i nuovi disoccupati che entro l’anno perderanno i sussidi di disoccupazione e la mobilità. Una vera ecatombe. “I tanti progetti sbandierati – aggiunge il sindacalista – non hanno prodotto un solo posto di lavoro”.

Anche il progetto della così detta “Area di crisi complessa”, che potrebbe dare respiro al territorio con strumenti speciali, denunciano i sindacalisti, resta ancora chiuso in un cassetto. La sindaca di Carbonia Paola Massidda ha ricordato che il territorio ricade in un area Sin (Sito di Interesse Nazionale) per la quale sarebbe auspicabile un forte intervento nel campo delle bonifiche, precondizione per il varo di progetti diversificati “senza per questo togliere il sostegno ai lavoratori in lotta”.

Anche il vice sindaco di Iglesias Simone Franceschi si schiera dalla parte degli operai: “Quelle migliaia di buste paga di Portovesme sono ossigeno imprescindibile per tutto il territorio. Per quanto è legittimo perseguire tutte le altre strade per uno sviluppo economico parallelo a questo. Sarebbe comunque una beffa – aggiunge Franceschi – non trovare una soluzione alla vertenza Alcoa ora che il Governo ha creato le migliori condizioni perché lo stabilimento possa essere rilevato”. Domani mattina intanto i lavoratori si riuniranno davanti ai cancelli dello stabilimento in una assemblea nella quale verranno decise le prossime iniziative, fra le quali non è esclusa una nuova trasferta a Roma, a cui parteciperanno anche i Sindaci del territorio.

Carlo Martinelli

 

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