Air Italy, vertice sui trasferimenti. Cgil: “Vertenza derubricata dal Mise al Mit”

“I vertici della compagnia aerea Air Italy sono stati convocati al Ministero dei Trasporti. L’incontro, in programma venerdì 21 settembre, verterà sul tema dei trasferimenti di 51 dipendenti della compagnia dall’aeroporto di Olbia a quello di Malpensa”. Lo annuncia il deputato sardo del M5s in commissione Trasporti, Nardo Marino, che segue la vertenza sin dalle prime fasi, caso di cui si sta occupando anche il Mise. “La convocazione di presidente e amministratore delegato al Mit – spiega Marino – è un segnale di grande attenzione da parte del Governo per una vicenda che riguarda le sorti di 51 famiglie sarde che non possono essere trattate come pacchi postali, soprattutto in assenza di ragionevoli motivazioni, come nel caso in questione”.  “Penso che questa – continua Marino – sia la miglior risposta a chi, come il consigliere regionale Zanchetta, accusa me e i parlamentari sardi del M5S di assordante silenzio. Lascio a lui la facile demagogia, io e i miei colleghi preferiamo utilizzare il tempo per lavorare”.

“La vertenza Air Italy viene derubricata dal Mise al Ministero dei Trasporti. Ma non solo. Alla riunione convocata per il 21 settembre è stata convocata la sola azienda e vengono deliberatamente escluse la Regione Sardegna, le organizzazioni sindacali ed i lavoratori, mentre una settimana fa ad Olbia era stato preso l’impegno scritto che la discussione sarebbe stata affrontata al Mise in presenza del vice premier Di Maio con le istituzioni regionali e i sindacati”. E’ “furioso” il segretario regionale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu in merito alla convocazione al Mit del tavolo. “Una vera e propria vergogna ed una totale mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori Air Italy, delle istituzioni regionali e delle organizzazioni sindacali – attacca – Se questa è il nuovo modo di fare politica, se queste sono le persone nuove, meglio strare lontano. Le dichiarazioni di Marino stridono con la realtà: ma quale segnale di grande attenzione sbandierato dal deputato pentastellato, ma quale attenzione da parte dei deputati e dei senatori Cinquestelle – tuona – qui si sta verificando l’ennesimo bluff e presa in giro nei confronti dei 51 lavoratori interessati ad un trasferimento che altro non è se non un licenziamento mascherato”.

Nel frattempo la Cgil della Gallura ritorna all’attacco parlando del rischio di “smantellamento della sede sarda di Air Italy” e facendo l’identikit dei lavoratori che dovranno spostarsi a Malpensa dall’1 ottobre. “Dei 51 dipendenti, oltre il 50% (26) ha più di 50 anni; 27 dipendenti su 51 saranno costretti a prendere una scelta dolorosa – sostiene Luisa Di Lorenzo, segretario generale Cgil Gallura – hanno figli e dovranno decidere se portarli con loro o lasciarli in Gallura. Quindici dipendenti hanno poi in corso il pagamento di un mutuo e, con il trasferimento a Malpensa, saranno costretti a continuare a pagare, oltre all’affitto, anche le rate”.

 

 

 

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