Un altro reality inglese approda in Sardegna. E una realtà sarda (Sardex) sbarca in Germania…

Il mondo, grazie alla Rete, incontra sempre più spesso la Sardegna. A volte per caso, attraverso  articoli dedicati ai viaggi, o alla gastronomia, o alla scienza. O, quando si verificano, per via di grandi fatti di cronaca. A volte per mezzo di Google o di altri motori di ricerca. In Dicono di Noi esploriamo, settimana dopo settimana, le notizie che fanno scoprire l’Isola al mondo.

L’estate sta finendo, ma il mondo delle celebrità continua a dominare le notizie sulla Sardegna. In particolare, questa settimana registriamo il perdurare dell’interesse per l’Isola da parte dei reality show inglesi. Dopo aver ospitato il set di 100 Years Younger in 100 Days (andato in onda qualche mese fa), adesso la Costa Smeralda accogliere i protagonisti della nuova stagione di The Only Way is Essex. Va detto che questa serie, che va avanti con successo da dieci anni (i fan la chiamano TOWIE) non è particolarmente amata della critica per il modo in cui mischia la realtà con siparietti realizzati dagli sceneggiatori. I protagonisti sono donne e uomini tutti rigorosamente originari della regione dell’Essex che vengono messi in situazioni che li obbligano a entrare in relazione sviluppando conflitti emotivi. Fatto sta che la Sardegna è stata preferita a Marbella, che ha ospitato il reality negli anni scorsi.  Oltre al The Sun, ne parla anche Capital FM (Radio UK):

Porto Cervo è una delle località di villeggiatura più costose del mondo, quindi è probabile che le star di TOWIE  – Chloe Sims and Co – si potranno godere gite in yacht e ristoranti costosi. Uno gli hotel della zona – l’Hotel Cala di Volpe – è apparso nel film di James Bond del 1977 The Spy Who Loved Me ed è arrivato settimo in un elenco di costose suite di hotel compilato da CNN Go nel 2012. Siamo sicuri che vivranno una vita di lusso, e Gemma Collins potrebbe riaccendere il suo amore per le auto con una visita alla concessionaria Bugatti nella sede di Harrods del posto.

Della Costa Smeralda questa settimana parla anche il New York Times che pubblica un lungo articolo sullo Yacht Club, in questi giorni location della Maxi Yacht Rolex Cup, una delle competizioni velistiche più importanti al mondo. Ma il servizio del quotidiano della Grande Mela non si occupa tanto degli aspetti sportivi quanto della trasformazione ambientale che il grande traffico marittimo sta determinando.

“Negli anni ’60 questo era una specie di paradiso – dichiara Riccardo Bonadeo, il commodoro del club – Ma ora anche il colore dell’acqua non è più lo stesso. Il colore dell’acqua proviene dalla terra e da ciò che si trova sotto l’acqua. Tutto l’inquinamento terrestre è portato dal fiume fino al mare. E questa combinazione crea un incredibile cambiamento nell’acqua. Ora è impossibile trovare una spiaggia o un posto dove approdare senza vedere una bottiglia di plastica o una sedia”.  “Abbiamo visto tutti quello che è successo alle Olimpiadi di Rio; è stato un campanello d’allarme – dice Jan Pachner, il segretario, a proposito della baia di Guanabara, la sede velica olimpica di Rio de Janeiro – Siamo in ritardo, sfortunatamente. Avremmo dovuto cominciare  dieci anni fa. Ma meglio tardi che mai, vero? ”

Le “contromisure” sono state riassunte in un documento – la Charta Smeralda – che detta dieci regole anti-inquinamento alle quali dallo scorso anno i soci del club sono obbligati ad attenersi. Riguardano le precauzioni da adottare per evitare dispersione di carburante in mare, la riduzione del consumo energetico, l’utilizzo di bottiglie riciclabili.

Deutche Welle (uno dei più importanti organi di informazione tedeschi) parla di Sardex e dell’interesse che la moneta virtuale ideata in Sardegna sta suscitando in Germania. Lo fa con un’intervista a uno dei componenti del team di ricerca, Giovanni Dini. Il quale mostra di avere i piedi ben piantati in terra: lungimiranza, ma anche prudenza.  Sardex è stata contattata da  organizzazioni non governative, imprenditori, governi regionali e comunali, anche dal governo di uno Stato estero, tutti interessati alla possibilità di utilizzare la sua piattaforma per istituire nuove reti di mutuo credito.  “Ma i fondatori e i manager di Sardex –  spiega Dini – si stanno muovendo con attenzione, evitando di espandere eccessivamente le loro capacità e assicurandosi di avere esplorato in modo completo tutti gli aspetti dell’attività in Sardegna”. Perché, aggiunge, “la nostra massima priorità è la crescita del commercio intraregionale”. Sardex, infatti, è stata fondata come strumento per stimolare l’occupazione e il commercio in Sardegna, una delle regioni economicamente più depresse in Italia. “Aprendo il commercio interregionale troppo aggressivamente – spiega ancora Dini – finiremmo per riprodurre gli stessi squilibri nelle relazioni commerciali esistenti nell’economia tradizionale, con alcune regioni che funzionano come grandi esportatori netti e altre che accumulano debiti come importatori netti “.

Tuttavia, la prospettiva di aprirsi al mondo è ben chiara e presente. Ed ecco i contatti con imprenditori tedeschi. “Stiamo constatando – sottolinea il ricercatore –  che il nostro modello di circuito di credito B2B è interessante anche per gli imprenditori  di  regioni prospere, non solo per le imprese di regioni economicamente depresse”.

Alcune brevi…

  • Lonely Planet scrive della possibilità di una nuova legge che incentiva pensionati stranieri a vivere in alcune delle isole italiane, tra cui le quali anche la Sardegna, senza pagare tasse per  dieci.
  • Xinhua (Quotidiano cinese) racconta la difficile stagione vinicola del 2018, parlando anche dei problemi registrati in Sardegna.

Dicono di Noi – Settimana dal 1 all’8 settembre– A cura di NarrAzioni

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