In Nuova Zelanda si parla di Ollolai. I nonnini inglesi si sfidano ad Arbatax

Il mondo, grazie alla Rete, incontra sempre più spesso la Sardegna. A volte per caso, attraverso  articoli dedicati ai viaggi, o alla gastronomia, o alla scienza. O, quando si verificano, per via di grandi fatti di cronaca. A volte per mezzo di Google o di altri motori di ricerca. In Dicono di Noi esploriamo, settimana dopo settimana, le notizie che fanno scoprire l’Isola al mondo.

Per cominciare, un’immagine satellitare della Sardegna e della Corsica, dal sito britannico Phys.org, parte del news service scientifico Science X.

In Nuova Zelanda si parla delle case a un euro ad Ollolai; Channel 7 racconta  il declino demografico del paese e l’opportunità di comprare per una cifra simbolica edifici abbandonati. A condizione di ristrutturarli.  Il video mostra il centro abitato, le sue campagne, e ne sintetizza la storia millenaria. In chiusa fa sapere che sono già 200 le persone che si sono fatte avanti e hanno aderito alla proposta.

Spostiamoci negli Stati Uniti. Sul Daily American si accenna al lavoro di Dan Buettner, l’inventore (con un articolo pubblicato nel 2005 dal National Geographic) della definizione“The Blue Zone” per indicare le zone del mondo con la maggiore concentrazione di ultracentenari. La Sardegna naturalmente era nella lista. L’articolo di Buettner – che si intitolava The Blue Zones Solution: Eating and Living Like the World’s Healthiest People – continua ancora oggi, a tredici anni dalla sua pubblicazione, a far conoscere la Sardegna nel mondo. E a farne digitare il nome nei motori di ricerca.

Non stupisce che in un mondo dove l’età media continua ad alzarsi, in moltissimi siano intrigati dalle ricerche di Buettner. Tanto che da poco Chuck Norris ha parlato di un altro paese del Nuorese, Tiana, nel suo blog; e se vogliamo fare un salto in Europa, scopriamo che in questi giorni a Praga s’incontrano i varie parti della città cartelli che promuovono la Sardegna come mete per “viaggi per anziani”.

In attesa di vedere un remake di Cocoon girato in Sardegna, l’isola dei centenari è protagonista dei palinsesti britannici grazie ad un reality show in quattro puntate nel quale un gruppo di celebrità britanniche si reca in una clinica di Arbatax insieme a Ian Philp, uno dei più importanti esperti inglesi di tecniche anti-invecchiamento, per ringiovanire.

Trasmesso sul network britannico ITV, lo show si intitola “100 Years Younger in 21 Days” (cent’anni più giovani in 21 giorni), e viene definito da The Sun “il più folle show prodotto da ITV fino ad oggi”. La sfida ha regole precise: i concorrenti ricevono una valutazione della loro “età percepita” attraverso la combinazione di diversi parametri – età fisica, età mentale, età facciale – e vengono sottoposti a una serie di trattamenti al confine tra scienza e la gag comica: da bizzarri esercizi fisici a trattamenti estetici con prodotti audacemente innovativi, per esempio uno shampoo all’urina di mucca. L’obiettivo- come dice il titolo – è riuscire a “togliere”, in ventuno giorni, un totale di 100 anni al gruppo degli otto concorrenti. La star della soap, nonché “nonnina” del gruppo si chiama  Easternders June Brown e ha 91 anni.

La soap, vista dall’Italia, può apparire come un mix tra Casa Vianello e Jackass. A un certo punto si parla di un clistere al caffé. E’ c’è un momento in cui la novantunenne Brown, la cui età mentale è stata valutata di 59 anni, mostra “accidentalmente”, durante una dimostrazione di yoga tibetano, la sua biancheria intima agli altri concorrenti. Ed era solo la prima puntata.

Phys.org  pubblica uno studio sulle caratteristiche genetiche degli abitanti della Penisola Iberica, dove spiega che sono notevolmente diverse da quelle della popolazioni del centro Europa. La ragione è che gli iberici sono arrivati nella penisola via mare, attraverso la cosiddetta “rotta del Mediterraneo”, e non hanno intrapreso molti viaggi più a nord. Gli scienziati hanno usato il DNA sardo come campione esemplare di geni delle popolazioni della rotta del Mediterraneo: così come gli iberici, anche i sardi  sono in gran parte restati nello stesso territorio per millenni, e hanno mantenuto caratteristiche genetiche molto vicine a quelle dei loro antenati.

Troviamo la Sardegna anche nelle cronache sportive: il britannico  Cycling News si occupa  della performance di Fabio Aru alla Tirreno-Adriatico. Benché Aru sia arrivato solo quarto, osserva Cycling news, la sua determinazione ha impressionato molti, e fa ben sperare per le prossime gare dell’atleta.

Concludiamo questo giro del mondo attraverso la Rete tornando al punto di partenza, in Nuova Zelanda, dove la sezione sport di Stuff  scrive del possibile ingresso dell’aggressivo velista australiano Jimmy Spithill nei ranghi di Luna Rossa, e dei suoi avvistamenti a Cagliari.

Alcune brevi…

  • Swiss Channel racconta il futuro dell’aviazione civile italiana nella prospettiva di un fallimento di Alitalia, che potrebbe essere un’occasione per un massiccio ritorno di Meridiana nelle rotte internazionali: https://www.swissinfo.ch/eng/a-fight-is-brewing-to-carve-up-italy-s-bankrupt-national-airline/43973898
  • The Local (un network tedesco di notizie in inglese) ricorda che la Sardegna è uno dei migliori posti per vedere fenicotteri.
  • SNAM – fa sapere il sito specialistico britannico Energy Business Review –  svilluppa un gasdotto ad alta pressione in Sardegna.
  • La Sardegna fa notizia in Cina come una delle zone dove più bambini sono stati mandati a casa dalle loro scuole per non essere vaccinati.
  • Per concludere, una buona opportunità per imparare l’inglese cucinando, con una ricetta di una zuppa ispirata dalla Sardegna a cura di Nicola Miller, pubblicata dalla britannica Bury Free Press.

Dicono di Noi – Settimana dal 10 al 17 Marzo – A cura di NarrAzioni

 

 

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