Il mondo parla delle sabbie rubate in Sardegna; e Designboom celebra Pinuccio Sciola

Il mondo, grazie alla Rete, incontra sempre più spesso la Sardegna. A volte per caso, attraverso  articoli dedicati ai viaggi, o alla gastronomia, o alla scienza. O, quando si verificano, per via di grandi fatti di cronaca. A volte per mezzo di Google o di altri motori di ricerca. In Dicono di Noi esploriamo, settimana dopo settimana, le notizie che fanno scoprire l’Isola al mondo.

La notizia del turista napoletano residente in Inghilterra che è stato multato 2000 euro per aver rubato della sabbia ha rapidamente fatto il giro del mondo. Ha fatto parlare la CNN, ma anche in Xinhua Net in Cina, Express in Inghilterra, e, soprattutto, la Germania, dove l’ambasciata italiana ha avvertito i tedeschi del pericolo che si corre rubando la sabbia. Il sito tedesco RP online  spiega la serietà del problema, non solo per i turisti che rischiano multe, ma soprattutto per le spiagge:

Nel solo 2017, nell’aeroporto di Alghero-Fertilia, le autorità hanno sequestrato quasi 200 g di sabbia. La campagna avverte che, a lungo termine, questo comportamento porterebbe alla distruzione di alcune delle più belle spiagge d’Europa: la raccolta, anno dopo anno, di migliaia di conchiglie nelle Filippine e in Indonesia, ha giocato un ruolo importante nella loro scomparsa dalle coste dei due paesi.

La CNN ha parlato con l’amministratore del gruppo Facebook che si occupa di questo fenomeno, Sardegna rubata e depredata, che sottolinea come la Regione faccia fatica ad arginare questo problema.

L’amministratore esprime preoccupazione per gli effetti dell’eccesso di turismo nell’isola. “La Sardegna potrebbe facilmente vivere solo di turismo, ma sfortunatamente i politici regionali non sono minimamente in grado di proteggere e valorizzare le risorse naturali della Sardegna”. “Portare via anche una sola bottiglia di sabbia come memoria delle vacanze rende invano il lungo e paziente lavoro della natura”, aggiunge l’amministratore.”Quindi, se vieni in vacanza in Sardegna, ricorda di scattare foto, osservare la magnifica natura, di ascoltare i suoni, di annusare i profumi della natura, di tenere i ricordi nella tua mente – ma non portarli via perché non ti appartiene, ma appartiene a tutti.” La gente del posto e le autorità sono desiderose di trovare un equilibrio tra incoraggiare il turismo e scoraggiare il furto.

Designboom, (US) uno dei blog di design più importanti e popolari al mondo, ha un lungo articolo con molte foto sulle pietre musicali di Pinuccio Sciola. L’articolo racconta la storia dell’artista, e in particolare delle sue pietre sonore, ricordandone la loro origine:

Pinuccio Sciola, scomparso nel 2016, ha presentato per la prima volta le sue “pietre sonore” nel 1996 al festival “time in jazz”, a Berchidda, dove si è esibito con il percussionista svizzero Pierre Favre, e poi di nuovo nel 2003, dove ha suonato le rocce con trombettista italiano Paolo Fresu davanti alla basilica di San Francesco di Assiso. Quando vengono colpite, le sue sculture producono suoni simili a quelli di campane, tamburi e gong, evocando un’atmosfera mistica da un tempo preistorico. Riunendo passato e presente, l’artista è riuscito a dare vita a suoni che per millenni sono stati intrappolati all’interno del materiale stesso.

E il pezzo racconta anche come l’opera di Sciola entri in una storia molto lunga del rapporto tra la cultura e la pietra.

Le sculture sonore e le loro proprietà musicali seguono l’infatuazione secolare dell’umanità con pietre e suoni, che ha origine nell’arte rupestre preistorica delle popolazioni indigene in Australia, Africa e nelle Americhe, a numerose incisioni in Egitto e Mesopotamia. Le pietre sono state utilizzate in varie cerimonie musicali in tutto il mondo, ad esempio nel Vietnam paleolitico, in alcune tribù del Mali e del Togo e nell’antica musica di corte confuciana in Cina e della Corea. Questi suoni erano già considerato magico e misterioso da persone dell’età paleolitica, dove stalattiti e stalagmiti, indicati come “litofoni”, erano in grado di produrre suoni quando venivano colpiti. L’archeoacustica, un campo di studio ancora da esplorare, rileva che i suoni prodotti in tali ambienti oscillano attorno a una frequenza di 110 Hz (il secondo livello più basso della voce maschile), frequenza che stimola un certo ritmo cerebrale elettrico associato a uno stato di trance .

Alcune brevi…

Independent.ie (quotidiano Irlandese) parla di Chia Laguna come uno dei migliori resort per famiglie nel mondo.
Euronews (UK) scrive di una forte grandinata che ha colpito la Sardegna nel mezzo delle ondate di calore dello scorso fine settimana.
Stuff New Zealand (Magazine di lifestyle, Nuova Zelanda) ha un articolo su  fascino “vecchio stile” della Sardegna.

Dicono di Noi – Settimana dal 4 all’11 agosto– A cura di NarrAzioni

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