Venerdì santo, la Sardegna si prepara alla Pasqua tra riti sacri e tradizione

Quello del Venerdì santo è in tutta l’Isola il momento del silenzio e della preghiera prima di Pasqua: le croci vengono velate, le luci spente, le campane sono ferme, l’eucarestia è sospesa e in tavola tanti scelgono il digiuno secondo una tradizione antica.

Dal Nord a sud della Sardegna oggi si celebrano la via Crucis, il rito che precede di due giorni la Risurrezione di Cristo con la processione dei fedeli che ripercorrono simbolicamente il calvario di Cristo e il dolore della Madonna, e il Desclavament, la deposizione di Cristo dalla corce. Tra le cerimonie più sentite ci sono quelle di Alghero, Cagliari, Castelsardo e Iglesias, dove i rituali legati alla Settimana santa sono custoditi e tramandati da secoli dalle confraternite.

Ad Alghero, dopo la processione nel centro storico che ha inizio intorno alle 20, sarà celebrato il suggestivo rito del Desclavament. Il Sancristus,  statua di Cristo in legno dalle braccia snodabili che si dice sia miracolosamente arrivata ad Alghero dopo un naufragio da Alicante, viene schiodato dalla croce con una cerimonia molto seguita dai fedeli: due confratelli della Confraria del Gonfalò di Nostra Signora della Misericordia si occuperanno di levare i chiodi dal corpo di Cristo e deporlo all’interno di un feretro in oro che poi sarà portato in processione. Tutto il centro storico della città catalana sarà illuminato fiocamente dai lampioni velati di viola.

A Cagliari dalle 20, con partenza dalla chiesa di Sant’Efisio a Stampace, ci sarà la processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, accompagnata da due bambini che impersonano San Giovanni e Maria Maddalena. Protagoniste saranno le Arciconfraternite storiche della città che intoneranno gosos e preghiere.

A Iglesias i rituali si svolgono sotto l’egida della Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte: oggi ci sarà la rappresentazione dell’ascesa al Calvario, de S’Iscravamentu e la processione del Descenso, un corteo funebre, illuminato solo dalle luci delle fiaccole, che riporta il simulacro di Cristo morto in città.

A Castelsardo la settimana santa viene celebrata con rituali che hanno origine nel Medioevo: dopo la Prucessioni de Lu Crucifissu de di Maria di Lu Pientu, la serata di oggi sarà dedicata a lu Lcravamentu, la deposizione del Cristo dalla Croce. Il rito si conclude nella chiesa di Santa Maria con la benedizione dei fiori.

Sabato in tutta l’Isola ci sarà la benedizione del fuoco e la veglia solenne. Domenica è il giorno della Risurrezione: nel racconto evangelico Cristo si leva dal sepolcro e va incontro a Maria, e questo momento è celebrato con la processione dei simulacri della Madonna e del Cristo risorto salutati da un tripudio di campane.

(Nell’immagine le confraternite di Iglesias, foto di Franco Stefano Ruiu da Sardegna Digital Library)

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