‘Il Vangelo secondo Matera’, backstage fotografico del film di Pasolini al Teatro Massimo di Cagliari

I primi giorni sul set del ‘Vangelo secondo Matteo’ per Pier Paolo Pasolini furono estremamente difficili. Quel film doveva esprimere il ‘sacro’ soprattutto nella forma, doveva differenziarsi dalle pellicole piatte e retoriche illustranti la storia di Cristo, tanto gradite a Hollywood e al Vaticano. Il regista era convinto di potersi servire dello stesso approccio sperimentato nelle sue prime opere, che molti critici avevano definito come un percorso di sacralitá. Invece, alla visione, in moviola, del primo ‘girato’, si accorse come nessuna scena funzionasse.

La cristologia per immagini l’aveva già spesa con ‘Accattone’, un Gesù sottoproletario il cui calvario era raccontato, nonostante la materia e gli ambienti, col senso della santità. Dunque, Pasolini ricominciò da capo e tra i Sassi di Matera, dove fu filmato il ‘Vangelo’, utilizzò tecniche miste, con dei momenti fortemente sperimentali. A registrare le giornate passate sul set era presente il fotografo Domenico Notarangelo, che realizzò un backstage in bianco e nero veramente di ottima qualità.

Questo reportage rivive nella mostra che sarà inaugurata il 13 febbraio alle 18 al Teatro Massimo, organizzata dal centro regionale della Federazione dei Circoli del Cinema, con il sostegno della Regione Sardegna. Si tratta di quaranta scatti, i quali arrivano nella nostra isola grazie al circolo del cinema Lumiere di Trieste, il quale li custodisce e, nello stesso tempo, li rende disponibili per le attività culturali.

Sono foto straordinarie, dove possiamo cogliere la serietà e la pazienza di Pasolini a contatto con le comparse o mentre discute con il suo collaboratore d’eccellenza, Tonino Delli Colli, il direttore della fotografia del ‘Vangelo’, lo studio delle inquadrature. I momenti ripresi da Notarangelo sono pure quelli di pausa, con gli attori in costume che si rilassano, ridono, si distraggono, mentre Pasolini, sempre rigorosamente con la camicia bianca e la cravatta, si sporge sui “sassi” ad ammirare quei luoghi diventati la ‘sua’ Gerusalemme, dal bianco acceccante e dalla semplicitá, non trovata nei sopralluoghi in Palestina.

Il visitatore della mostra, così, avrà la possibilità di un viaggio non solo all’interno di un’opera d’arte in divenire, ma anche di scoprire la Matera che, in quegli anni, era ancora quella spoglia, misera, semi abbandonata. La manifestazione sarà visitabile fino al 28 febbraio, negli orari di apertura della biglietteria del Teatro Massimo e durante gli spettacoli con ingresso libero e gratuito. ‘Il Vangelo secondo Matera’, questo il titolo della mostra, é anche uno dei momenti finali del lungo percorso iniziato nel novembre 2015, per raccontare, da parte della Ficc geniale artista Pasolini a quaranta anni dalla sua violenta scomparsa.

Elisabetta Randaccio

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