Teatro, la compagnia sarda Salto del Delfino al Kampala International Festival

Sarà la compagnia sarda Salto del Delfino a rappresentare l’Italia nella prossima edizione del Kampala International Theatre Festival a Kampala (Uganda) dal 22 al 26 novembre. In scena, per l’occasione, andrà lo spettacolo intotolato “The little prince and the rose” (ispirato al romanzo “Le Petit Prince” di Antoine de Saint-Exupéry), opera scritta, diretta e interpretata da Nicola Michele  con le musiche originali di Alessandro Deliperi.

La manifestazione, che vedrà tra i partecipanti artisti e compagnie provenienti da Burundi, Repubblica Sudafricana, Uganda, Bulgaria, Cina, Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Iran e Stati Uniti d’America, è organizzata da Bayimba Cultural Foundation e da Sundance Institute Theatre Program per contribuire alla crescita e diffusione del settore teatrale nell’Africa orientale. Per raccontare l’importante esperienza artistica la Compagnia Salto del Delfino realizzerà e produrrà, inoltre, un documentario a cura del videomaker Antonio Cauterucci dedicato alla figura del clown.

Il progetto partecipa al bando IdentityLab, sostegno finanziario alle imprese operanti nel settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione nei mercati interessati ai beni, servizi e prodotti culturali e creativi della Regione Autonoma della Sardegna.

Lo spettacolo. “The little prince and the rose” è uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Nicola Michele (Clown Fiore), attore formatosi presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari e specializzatosi presso la scuola di formazione triennale di teatro e teatroterapia diretta da Walter Orioli a Milano, e presso la Biennale di Venezia con il Maestro Argentino Ricardo Bartis. Le musiche originali (a cura di Alessandro Deliperi) accompagnano l’irrefrenabile desiderio di Fiore, clown sensibile e gioioso, che, dopo essere precipitato con il suo aereo nel deserto del Sahara, racconta la sua storia in rapporto alle avventure del Piccolo Principe, giocando e parlando agli spettatori attraverso la forza dell’amore. Nello sviluppo dell’opera si alternano diversi personaggi che vivono in un loro mondo ma che curiosamente hanno a che fare con l’universo di tutti gli esseri umano. Già ricordato da Giovanni Pascoli, il “fanciullino” che è in ciascuno di noi ha solo voglia di essere ascoltato e di curiosare tra le bellezze del mondo: la relazione interpersonale diviene così un arricchimento attraverso lo scambio delle diversità di ognuno. La scrittura, sviluppata in lingua italiana e tradotta per l’occasione in inglese, corredata dal linguaggio gestuale e dalle tecniche tipiche della clownerie, contribuisce allo sviluppo di un testo accessibile e formativo, grazie alle atmosfere evocate dalle musiche originali composte per l’occasione. Temi come l’amicizia e il rispetto reciproco vengono amplificati e trasmessi attraverso una chiave di lettura adatta alla dimensione infantile: “L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Il Festival. La Fondazione Culturale Bayimba e il Sundance Institute Theater Program hanno deciso di unire le forze nel corso del 2013 per contribuire alla crescita e valorizzazione del settore teatrale nella regione dell’Africa orientale. E’ stata comune la decisione di cooperare per la creazione di una realtà che agevolasse lo sviluppo delle professionalità in tale ambito, collegando la comunità teatrale dell’est Africa e ampliando l’accesso al teatro per sviluppare un nuovo pubblico. Tutto ciò è stato possibile sostenendo e facilitando la creazione , promozione e presentazione delle più interessanti produzioni teatrali internazionali. Con questo spirito il Kampala International Theatre Festival è stato lanciato nel novembre 2014. La prima edizione è arrivata dopo un periodo di quasi 13 anni di investimenti da parte del Sundance Institute di artisti di sei paesi dell’Africa orientale (Burundi, Etiopia, Kenya, Ruanda, Tanzania e Uganda) con l’obiettivo di contribuire un dialogo significativo e coinvolgente tra gli artisti e il loro pubblico. Le edizioni successive hanno registrato una progressiva crescita della manifestazione, che nell’arco di breve tempo è diventata un importante appuntamento annuale per la comunità teatrale, mirando a diventare uno dei festival più interessanti dell’intera Africa.

(In foto, la conferenza stampa di Salto del Delfino)

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