Spop Campus Omodeo: il confronto per convivere con lo spopolamento

I novenari sul lago Omodeo come incubatori di proposte per generare nuove opportunità di lavoro e qualità della vita nelle aree interne della Sardegna: torna per il secondo anno consecutivo “SPOP campus Omodeo”, una settimana di incontri pubblici coordinati da Sardarch in collaborazione con il Desis Lab di Elisava pensati per creare spazi di crescita collettiva. Come nella precedente edizione, gli appuntamenti, in programma dal 3 all’8 settembre, saranno ospitati negli spazi religiosi popolari attorno al Lago Omodeo, uno dei più grandi bacini artificiali d’Europa, inaugurato quasi cento anni fa dal Re Vittorio Emanuele di Savoia. Il luogo scelto per quest’anno è il novenario di San Basilio: qui Sardarch proporrà spazi di apprendimento collettivo e di costruzione di forme di democrazia nuove, in cui la partecipazione della cittadinanza è il cuore di un processo che coinvolge studenti, esperti, ricercatori e professionisti per costruire insieme degli scenari di sviluppo locale che partano dalle risorse del territorio per creare opportunità di lavoro.
Le proposte per convivere con lo spopolamento, trasformandolo in opportunità di sviluppo, non possono che essere territoriali e coinvolgere le unioni dei comuni, in questo caso quelle del Barigadu e del Guilcer che già sono organizzate intorno a un unico GAL e ad una programmazione territoriale unitaria.

Gli incontri, i gruppi di lavoro e  i momenti pubblici di SPOP centreranno le attività intorno a tre tematiche principali: il buon cibo e l’agricoltura (con Ginevra Lombardi, economista, ricercatrice di estimo rurale all’Università di Firenze), il turismo e la cittadinanza (con Paolo Giaccaria, geografo, professore associato all’Università di Torino), le forme di welfare di comunità e di accoglienza rispetto ai migranti (con Angelo Moretti, direttore del Consorzio “Sale della Terra onlus”, coordinatore della Caritas di Benevento e autore del libro “L’Italia che non ti aspetti. Manifesto per una rete dei piccoli comuni del Welcome”).

Il campus è rivolto a universitari e giovani professionisti e sarà organizzato attraverso gruppi di lavoro la cui finalità sarà la creazione di uno scenario di sviluppo per il territorio in grado di riattivare il tessuto economico e sociale dei paesi in spopolamento. La filosofia di base dei laboratori è quella della co-produzione e co-design dei servizi attraverso gruppi multidisciplinari composti provenienti da formazioni diverse (architettura, scienze politiche, economia, geografia, design, sociologia, ingegneria, progettazione europea). L’obiettivo generale della metodologia scelta è utilizzare la creatività come piattaforma di innovazione sociale e la partecipazione dei cittadini del luogo costruendo una nuova narrativa o storytelling collaborativo.

Con la collaborazione di Marianella Sclavi, sociologa, docente di Etnografia Urbana al Politecnico di Milano, esperta di ascolto attivo e gestione creativa dei conflitti, sarà curato in particolare il coinvolgimento di partecipanti e associazioni del territorio allargato su tutto l’ambito delle due unioni dei comuni coinvolte, anche grazie al contributo della poetessa Alessandra Racca, che durante i giorni del campus incontrerà i cittadini e costruirà insieme a loro una performance che sarà eseguita durante l’ultima giornata dei lavori.
Le giornate saranno riprese da Massimo Gasole (Illador Film) e accompagnate dal disegnatore Riccardo Atzeni, che insieme al grafico Alessandro Congiu (Threequarters) e al fotografo Cédric Dasesson coordineranno la comunicazione in diretta dal campus con video, grafiche e illustrazioni.
Un ruolo particolare avrà Nughedu Welcome, l’associazione che cura il progetto di accoglienza diffusa nel Barigadu, che è stato individuato come possibile attivatore locale di processi di cambiamento.

Durante le giornate non mancheranno i momenti pubblici aperti a tutta la cittadinanza: ogni sera dalle 22 il novenario di San Basilio sarà luogo di incontro tra i giovani dei paesi che si affacciano sul lago e i partecipanti.

Il programma completo sul sito di Sardarch.

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