Skepto 2017, a “Storie di migrantes” il premio speciale del pubblico

Il pubblico dell’ottava edizione dello Skepto International Film Festival premia il documentario “Storie di Migrantes“, prodotto dal Centro Italo Arabo e del Mediterraneo e realizzato dal giornalista Alessandro Aramu e dal regista Carlo Costantino Licheri. Il cortometraggio, inserito nella sezione “I sopravvissuti”, è stato infatti il più votato del festival (premio speciale del pubblico).

Secondo per numero di preferenze Jacopo Cullin con il suo “Deu ti amu!”: quattro minuti dedicati ai colori, i sapori e gli odori di un tempo passato. Al terzo posto invece si è piazzata l’ironia di “Ratzinger vuole tornare”, divertente corto di Valerio Vestoso sul ritorno del Papa emerito sul trono di San Pietro.

Il corto di Aramu-Licheri è diviso in tre capitoli e raccoglie le storie dei migranti giunti in Sardegna in questi anni. Le immagini in mare sono state sono girate al largo di Lampedusa da Ferruccio Goia, un videomaker con esperienza all’estero.

“Il premio del pubblico di Skepto – sottolinea Alessandro Aramu – mi riempie di soddisfazione perché è un lavoro che va oltre la semplice narrazione della prima accoglienza. L’approdo nelle spiagge o nei porti italiani è soltanto l’inizio di un secondo viaggio che i migranti sono costretti a compiere in Italia per trovare dignità, sicurezza e speranza. Il documentario ha voluto raccontare le storie che vanno oltre l’emergenza, puntando i riflettori anche su quelle esperienze che hanno prodotto integrazione e interazione con le comunità di accoglienza”.

“Ci sono migranti – evidenza ancora l’autore – che studiano e lavorano, che sentono il nostro paese come la propria casa e che qui vogliono mettere radici. “Storie di migrantes” è un documentario che smonta la paura del diverso per trasformarla nella speranza di una vita migliore. Questo premio è dedicato a tutti coloro che non sono riusciti a superare la traversata del deserto africano o nel Mar Mediterraneo. Il mio pensiero va a tutti coloro che non trovano pace e sicurezza e, loro malgrado, sono costretti a vivere da migranti”.

Il premio come miglior cortometraggio (Best Short) è andato “A Moment” dell’iraniano Naghi Nemati. Il miglior cortometraggio animato della manifestazione è invece “Journal Animé” corto francese del regista Donato Sansone. Il premio speciale Human/Nature è andato a “Eat my dream” di Jessica Dürwald (Germania), un racconto per immagini su una fabbrica ittica norvegese. Per la sezione DocuShort, il premio speciale Alberto Signetto è andato a “Palabras de caramelo” di Juan Antonio Moreno Amador (Spagna). Menzione Speciale dell’Associazione Skepto per “A casa mia” del regista sardo Mario Piredda. Il premio per la sezione Skeptyricon, decretato dalla giuria composta da Matt Willis-Jones e Nicola Piovesan, è andato a “Decorado” di Alberto Vázquez (SPA). Menzione speciale per “Peripheria” di David Coquard-Dassault (Franci), “For your own safety” di Florian Heinzen-Ziob (Germania) e “Samedi Cinema” di Mamadou Dia (Senegal-Usa)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share