Sandremo, il festival che non cambia: beneficenza, finti artisti e due serate

La formula è sempre la stessa: beneficenza, finti artisti e due serate. Sandremo torna, anche quest’anno, con l’edizione numero undici. Le luci sulle sfide canore (con note stonate, a volte) si accendono domani 10 marzo, all’Fbi di Quartu dalle 21. Sarà la semifinale. Il 24, invece, la maratona decisiva, quella che assegna premi non ricchi insieme a molti cotillon.

Il sipario di Sandremo si solleva con un unico obiettivo: raccogliere fondi. E quest’anno sono tre le onlus scelte: Los Quinchos, Casa Nazareth e Moto Taccuino. La prima aiuta i bambini di strada in America Latina; la seconda vuole comprare una motozappa per l’orto dinamico che dà lavoro ad ex detenuti; la terza è impegnata nella realizzazione della prima spiaggia per malati di Sla, a Maladroxia (Sant’Antioco).

I padroni di casa sono molti, come sempre, a cominciare dal sindaco Sandrone che presenterà gli artisti insieme ad Annabella, Stefano e Alessio. Immancabile l’orchestra, diretta da Davide e con Pierandrea, Salvo, Simone, Andrea, Alessandro, Ramon. Tra la ‘manovalanza squalificata’ – quella che sta dietro le quinte – ecco Zagor, Francesca, Matilde, Selena e Pierpaolo. La selezione dei migliori cantanti è affidata come sempre a una tripla verifica: applausometro, giuria popolare e quella di qualità.

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