Sadali, musica e installazioni d’autore per il Rock A Fura Festival

Un evento per coinvolgere diversi stili musicali tra la Sardegna e l’Europa, con uno sguardo alla cultura isolana. Il “Rock A Fura Festival” nasce per essere un tuffo verso il mare musicale che in due palchi scateneranno per tre giorni l’attenzione di pubblico e critica in quel di Sadali. Lunghe sfide, da palco a palco, una attitudine internazionale che andava mancando da qualche tempo. Il festival colma così una mancanza puntando sulla qualità di 21 band che hanno in comune il rock: dal southern allo stoner, dal country al funky, dall’hard al grunge.

Si apre oggi con un nugolo di band isolane che si alterneranno a colpi di riff: dagli Erotik Monkeys agli Elepharmers fino ai Softloud, questa sarà l’anteprima in salsa minore (ma comunque buona) di un fine settimana da leoni. Sabato 26 infatti arrivano i No Guru, progetto che coinvolge ex membri dei Ritmo Tribale e Xabier Iriondo, chitarrista degli Afterhours. Una band che scarica musica ed energia come un pugno dritto al cuore di chi ci ascolta, come testimoniato dal loro primo lavoro “Milano Original Soundtrack”. Ad aprire la serata l’unica data italiana di Fabio Canu, singer sardo di stanza in Spagna, e del cantautore francese Tiwayo, noto per il singolo “If you wanna come”. La chiusura domenicale sarà incentrata sull’ex leader dei Timoria, Omar Pedrini, che scenderà in Sardegna per presentare un po’ di storia della sua carriera e un po’ di pezzi dall’ultimo lavoro “Che ci vado a fare a Londra?”. Ad aprire lo scambio musicali gli Acufene, i Dealma e gli Hot Trigger.

Il festival non sarà solo musica. “Rockafura basa la sua filosofia sull’eco-sostenibilità, quindi al concerto non ci saranno bottiglie di vetro, bicchieri e piatti di plastica” ci dicono gli organizzatori, “sarà presente un’eco-area, dedicata alle organizzazioni e alle associazioni che si occupano di ambiente, eco-sostenibilità, energie alternative, diritti umani. Nell’eco-area sarà possibile prenotare le escursioni sul territorio di Sadali e dei paesi circostanti”.

All’interno del festival saranno presente un’area dedicata agli spettacoli, al body painting, alla giocoleria, e un’area dedicata all’arte, all’artigianato di qualità e al riciclo con esposizioni di pittura, fotografia, installazioni artistiche e mostra mercato. La scenografia del palco principale di Rockafura sarà curata dall’artista cagliaritana Monica Lugas, insignita del Premio Nivola nel 1995 e nota per diversi lavori di scultura e varie esposizioni in giro per l’Europa. “A Sadali sono di casa, l’ultimo evento a cui ho partecipato è stata la presentazione de ‘L’altalena della memoria’, visibile al cimitero, per il quale Roberto Mura, uno degli organizzatori di Rockafura ha scritto un testo per la presentazione del monumento” spiega l’artista, “Così quando mi ha contattata ho accettato al volo. Presento una installazione dal titolo ‘Ingabbiati’, un lavoro nato qualche anno fa a seguito delle leggi contro l’immigrazione clandestina. Due torri di gabbie all interno delle quali fluttuano bianche navicelle vuote, il pubblico attraverserà le file di gabbie entrando fisicamente nell’opera. Il mio obiettivo è quello di coinvolgere i giovani partecipanti al festival attraverso l’ arte visiva, cercando di suscitare non una sola emozione, ma tante emozioni”.

Simone Spada

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