Queeresima, incontri e dibattiti fino alla festa finale: il 29 giugno a Cagliari il Sardegna Pride 2013

Quaranta giornate di meditazione, incontri e raccoglimento che si concluderanno con una giornata di giubilo e tripudio: la Passione per gay, lesbiche e trans a Cagliari si chiama Queeresima, percorso di conferenze, cinema, dibattiti sul tema dei diritti civili di genere. Come la Passione di Cristo si chiude con la celebrazione della Pasqua, anche la Queeresima avrà la sua festa finale: in arrivo per il 29 giugno il primo Sardegna Pride 2013, corteo coloratissimo con la partecipazione di ospiti in arrivo da tutta l’isola. Quest’anno il programma avrà anche una madrina d’eccezione, l’artista cagliaritana Rossella Faa, che ha sposato in pieno l’impegno politico e culturale della manifestazione.

L’agenda ideata dall’Arc Cagliari, da dieci anni impegnata in azioni di sensibilizzazione sui diritti di gay, lesbiche, bisex e transgender, sarà inaugurata con un primo incontro questo giovedì alle 20.30 presso il Centro di Documentazione e Studi delle Donne, in via Lanusei a Cagliari, organizzato da ‘Circola nel Cinema Alice Guy’; ancora cinema, il giorno successivo, nella sala conferenze Cgil di viale Monastir, dove si parlerò delle vittime omosessuali del Nazismo con la proiezione del film di Giovanni Coda “Il rosa nudo”.
Sabato 18, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, dalle 20 in Piazza Palazzo partirà la fiaccolata che attraversando il centro del capoluogo arriverà nel cuore del quartiere Marina: riflessioni e testimonianze per ricordare le vittime di odio e intolleranza di tutto il mondo.

Nel mese di giugno i riflettori della Queeresima saranno puntati sulla famiglia che cambia: il 14 giugno una tavola rotonda, organizzata in collaborazione con docenti universitari, psicologi e operatori del sociale, parlerà di “Diritti di Famiglie”, per approfondire il tema attualissimo della trasformazione dei nuclei familiari. I quaranta giorni di passione si concluderanno con il Sardegna Pride, che segue a distanza di un anno il Pride Cagliari: la novità di questa nuova edizione sarà il coinvolgimento attivo di associazioni, movimenti, volontari che si muovono in tutta l’isola per la rivendicazione dei diritti civili e politici. Oltre all’ARC l’evento è promosso dal Movimento Omosessuale Sardo e dall’associazione Pandela Transgender di Sassari, dalla rappresentanza sarda delle Famiglie Arcobaleno, dal Colletivu S’ata Areste e coinvolge decine di associazioni e volontari tra cui Unica 2.0, Amnesty International, UAAR e LILA Sardegna.

Il corteo partirà da Marina Piccola e percorrerà tutto il litorale fino all’ospedale Marino: musica e balli per concludere insieme i quaranta giorni di profondo impegno culturale, l’invito a partecipare è esteso a tutta la Sardegna. “La Queeresima è realizzata senza alcun contributo pubblico – sottolinea il portavoce di Arc Carlo Cotza – grazie a una serie di azioni di autofinanziamento come feste, rassegne cinematografiche, vendita di merchandising e libri durante i mesi precedenti”. Un impegno che ha coinvolto volontari e attivisti per un anno intero, per ricordare che il riconoscimento dei diritti civili è una conquista non di una piccola minoranza ma della società intera. Il programma completo degli eventi, che prevede anche mostre, incontri con autori e artisti, presentazione di libri e studi, è consultabile sul sito www.queeresima.it

Francesca Mulas

 

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