‘Quasi grazia’, in scena la Deledda di Fois e Murgia: sold out le prime date

“La mia idea, direi la mia ossessione, era che di questa donna, tanto importante per la cultura letteraria del nostro Paese, bisognasse rappresentare la carne. Come se fosse assolutamente necessario non fermarsi a una rievocazione “semplicemente” letteraria, quanto di una rappresentazione vivente. Con queste parole lo scrittore nuorese Marcello Fois evoca Quasi Grazia, il suo “romanzo in forma di teatro”, in cui viene immortalata la figura di Grazia Deledda in momenti cruciali della sua biografia: dalla ventinovenne indocile, alle prese con la sua Nuoro di inizio Novecento, passando per il distacco – tra correnti emotive alternate – dalla Sardegna, fino a quando, autrice controversa e di grande successo, ottiene il premio Nobel per la letteratura, il primo conferito a una donna italiana”.

Come suggerito da Fois, Michela Murgia interpreta il personaggio di Grazia Deledda e nella rappresentazione vivente orchestrata dalla regista Veronica Cruciani, questa sovrapposizione viene radicalizzata e portata ai massimi termini. Così Cruciani scandisce le sue scelte: «La presenza di Michela Murgia, per la prima volta in scena, non è casuale; sarda, scrittrice e attivista per i diritti delle donne, era ideale per generare un effetto doppelganger, in cui la sua figura di donna contemporanea e quella della ragazza sarda del ‘900 si richiamassero continuamente come in un controcanto».
La forza del testo viene inoltre espressa e vivificata sulla scena dalla presenza di: Lia Careddu – anima storica del Teatro di Sardegna – nel ruolo della madre di Grazia, nonché Super Io severo; Marco Brinzi nei panni del devoto marito Palmiro Madesani e Valentino Mannias – Premio Hystrio alla vocazione 2015 – che snoda la sua interpretazione sui ruoli del fratello Andrea, di Ragnar, giornalista svedese e Stanislao, tecnico di radiologia.
La regista opera una scrittura scenica che indaga i diversi piani di rapporto tra realtà e atto creativo, restituendo una drammaturgia per quadri a partire dalla traccia del testo di Fois, su cui opera delle sezioni visionarie e immaginifiche, scaturite dall’incrocio con le novelle di Deledda, «tirando in campo tutto il suo immaginario onirico e portando una ventata di magia e di letteratura viva sulla
scena». L’operazione raccoglie una pluralità di talenti e assolve al compito politico di conferire voce a una scrittrice libera, controversa, emancipata – come rileva Michela Murgia: «È infatti evidente che Deledda per realizzare sé stessa abbia pagato, oltre ai sacrifici personali, anche un altissimo prezzo sociale: enorme su di lei la diffidenza radicale del mondo letterario italiano[…]La sua storia di determinazione personale è un paradigma non solo per le donne di tutti i tempi, ma per chiunque voglia realizzare un sogno partendo da una condizione di minorizzazione».
Constatata la necessità politica di fornire una genealogia femminile, composta dalle vite delle donne che hanno deviato dai percorsi imposti dall’egemonia maschile, Quasi Grazia raccoglie l’eredità della scrittrice sarda in una rappresentazione densa e originale, impreziosita inoltre dalle scene e dai costumi di Barbara Bessi, che riproducono e stilizzano uno spazio mentale, dalle sintesi sonore di Francesco Medda, in arte Arrogalla – che ha montato in chiave elettronica i suoni campionati dagli ambienti della Sardegna – e dal disegno luci composito di Loic François Hamelin e Gianni Staropoli.

Le date

Lo spettacolo debutterà in prima nazionale il 27 settembre ore 21.00, giorno del compleanno di Grazia Deledda al Teatro Eliseo di Nuoro e andrà in replica come da previsione il 28 settembre sempre alle ore 21.

A queste date si aggiungono due repliche del 30 settembre alle ore 21 e il 1 ottobre alle ore 18.00, programmate straordinariamente per il sold-out del 27 e del 28.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share