Premio Strega, candidato “Il grande nudo” del sassarese Gianni Tetti

“Il grande nudo” di Gianni Tetti è candidato ufficialmente alla 71ma edizione del più prestigioso riconoscimento italiano per la letteratura: il Premio Strega. Per l’autore e sceneggiatore sassarese è un ulteriore tassello del cammino di un romanzo che sin da subito ha calamitato l’attenzione di critica e pubblico. L’annuncio ufficiale è stato dato dalla casa editrice, la Neo Edizioni che attraverso un post su Facebook ha pubblicato la copertina del libro con la fascetta della “nomination”. Raggiunto al telefono da Sardinia Post, lo scrittore era ancora emozionato per la notizia, arrivatagli poco prima: “Me lo hanno detto ad Osilo mentre stavo proprio presentando “Il grande nudo”. Non ci volevo credere e sono felicissimo per questa candidatura. Questo libro – spiega Tetti – lo sentivo diverso rispetto agli altri due che avevo scritto in precedenza, mi aveva dato la sensazione che era un passo in avanti, anche se certo quando mesi fa giravano voci su una possibile candidatura, non ci davo tanto peso. Non è per scaramanzia, ma proprio perché sembra una cosa così, un po’ lontana. Però il mio editore ci credeva tantissimo ed è successo veramente. È un’emozione che ancora devo metabolizzare”.

IL LIBRO. Il “Grande nudo” di Tetti: Sassari e l’Isola dai colori lividi e oscuri

Gli altri candidati. Assente la Rizzoli, che l’anno scorso aveva vinto con “La scuola cattolica” e fuori anche la Feltrinelli, che rinuncia a presentare “La paranza dei bambini” di Roberto Saviano, gli altri candidati in lizza sono un mix tra certezze e rumors da verificare, visto che c’è tempo sino al 31 di marzo per presentare le nomination. Per esempio, verosimilmente Einaudi proporrà “Le otto montagne” di Paolo Cognetti, Ponte alle Grazie (Gruppo Gems) candida “È giusto obbedire alla notte” di Matteo Nucci, la neonata Sem “Amici per paura” di Ferruccio Parazzoli; Giunti, invece punta su “Gin tonic a occhi chiusi” di Marco Ferrante. Poi ecco Laurana e “La traiettoria dell’amore” di Claudio Volpe; Felix Krull Editore invece propone “Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdé…” di Lodovica San Guedoro, così come Giulio Perrone Editore lancia “Le notti blu” di Chiara Marchelli. Poi ecco il ritorno di E/O con “Le cento vite di Nemesio” di Marco Rossari e il debutto della Laterza con “La stanza profonda” di Vanni Santoni. Neri Pozza annuncia “La compagnia delle anime finte” di Wanda Marasco; Marsilio candida “Solo se c’è la Luna” di Silvana Grasso; Baldini & Castoldi manda “Malaparte. Morte come me” di Monaldi & Storti, Manni “Un’educazione milanese” di Alberto Rollo. Rimane ancora l’incertezza per La nave di Teseo: si fa il nome de “La città interiore” di Mauro Covacich, ma Elisabetta Sgarbi non ha ancora sciolto le riserve in maniera ufficiale; al contrario Mondadori ha comunicato, come già si intuiva, che sarà “La più amata” di Teresa Ciabatti a concorrere per il premio.

Una volta definite le candidature si passerà poi alle finali dove da venti libri si passerà a dodici per poi arrivare alla cinquina finale e al vincitore che verrà annunciato come prassi nel mese di luglio.

Francesco Bellu

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