Pau e gli studenti universitari di Cagliari a Venezia con ‘L’ultimo miracolo’

Nato come saggio finale di un laboratorio di regia svoltosi all’Università di Cagliari per iniziativa del Centro di ricerca sulla formazione agli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio (CELCAM) diretto da Antioco Floris, il nuovo film di Enrico Pau, “L’Ultimo miracolo”, sarà presentato a settembre in prima assoluta alla 74a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica in programma a Venezia dal 30 agosto al 9 settembre prossimi come evento speciale della 32a Settimana Internazionale della Critica, sezione SIC@SIC – Short Italian Cinema. L’importante riconoscimento è stato annunciato oggi.

Gli studenti hanno lavorato fianco a fianco al regista e alla troupe di professionisti per elaborare la sceneggiatura, supportare nelle riprese e nella produzione, gestire gli aspetti organizzativi. Un’occasione formativa in un prodotto di alta qualità come il riconoscimento veneziano ben dimostra. Accanto al CELCAM, nella produzione e gestione del progetto, il circolo studentesco Notorius e la casa di produzione Francesco Piras Studio. Al sostegno dei costi di produzione hanno concorso inoltre la Regione Autonoma della Sardegna. Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione spettacolo e Sport, con i fondi per la didattica del cinema (LR 15/2006) e l’ERSU di Cagliari con i fondi per le associazioni studentesche.

«Nato come progetto didattico all’Università di Cagliari, “L’Ultimo Miracolo” – dichiara il regista – è ispirato liberamente a una favola popolare siciliana. Con questo cortometraggio torno a raccontare una favola urbana, torno nelle periferie della mia città, ritorno al rumore del mare, alla mia passione per la musica e a quella, profonda, per gli ultimi e i dimenticati».

Questi i nomi degli studenti che hanno partecipato al laboratorio e al cortometraggio: Alessio Cadeddu, Andrea Perra, Andrea Staffa, Carlo Murtas, Gianluca Caboni, Giorgio Borrelli, Marco Camba, Michele Carta, Riccardo Soro, Simona Ledda, Simona Loddo, Stefano Savona.

Il cortometraggio, della durata di 20 minuti, racconta la storia di un Cristo rimasto sulla terra dopo la resurrezione, che ormai vecchio e cadente ha dimenticato come si fanno i miracoli. L’incontro casuale con un giovane e talentuoso fischiettista che non riesce più ad essere intonato, lo porterà a voler riprendere. Cerca così di camminare sulle acque ma senza riuscirci, allora, con Pietro, che lo segue ovunque per una Cagliari assolata e sospesa, decide di prendere i soldi dalla cassetta delle offerte di una chiesa per affidarsi ai miracoli a pagamento di un ciarlatano. L’ultimo miracolo avverrà davanti al mare, dentro una grotta, in mezzo alla natura, il fischio tornerà intonato, ma niente sarà più come era prima.

Sulla scena due attori d’accezione, i “vecchi” Tino Petilli e Mario Faticoni, nei panni, rispettivamente, di Gesù e di Pietro, affiancati dai giovani Alessio Medda e Luca Spanu, che interpretano due improbabili musicisti, e da Francesco Origo, un mago eccentrico e inquietante. In un cammeo c’è spazio anche per Massimiliano Medda.

 

 

 

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