Passaggi d’autore, torna a Sant’Antioco il festival dedicato al Mediterraneo

Giovani registe e registi pluripremiati provenienti dai Paesi bagnati dal Mare Nostrum arrivano a Sant’Antioco, dal 5 al 10 dicembre per la tredicesima edizione di Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei, il festival del cortometraggio mediterraneo organizzato dall’associazione culturale “Circolo del Cinema “Immagini”, diretta dal presidente Luciano Cauli, con la programmazione culturale di Dolores Calabrò e la direzione artistica anche quest’anno del regista bosniaco Ado Hasanović.

Il cinema e il suo linguaggio universale al centro dell’Aula consiliare del Comune di Sant’Antioco, sede del festival, per esprimere, attraverso le immagini, gli sguardi attenti di chi osserva il mondo, tra emozioni e spaccati inediti di realtà di culture diverse, accomunati dal desiderio di narrare storie e tessere i fili di esperienze comuni. Passaggi d’Autore da tredici anni porta avanti l’obiettivo principale di far conoscere e diffondere la cultura cinematografica di questi luoghi, con un occhio attento anche alle produzioni filmiche della Sardegna. Una straordinaria occasione per poter vedere opere che difficilmente sono inserite nei circuiti ufficiali del cinema, e scoprire attraverso la settima arte le molte facce della cultura mediterranea: tradizione e modernità, paesaggi urbani e rurali, fantasia e cruda realtà. Mille aspetti che rappresentano, nonostante le tante contraddizioni, un intreccio di storie e idiomi che aiutano a capire il mondo attuale.

Sei giornate piene di appuntamenti e una edizione ancora più ricca di contenuti, racchiusi in una sapiente formula ormai consolidata per la ricchezza di proposte multidisciplinari che coinvolgono anche tutta la città, e che vede nel suo epicentro i cortometraggi in lingua originale con sottotitoli in italiano e in inglese, per scoprire il fascino delle tradizioni dei popoli del Mediterraneo, la bellezza e le emozioni di quei posti lontani e di chi li abita, i temi di attualità, o la quotidianità di realtà che non conosciamo. Passaggi d’autore, per affrontare i temi dell’interscambio culturale, dell’emigrazione, delle differenze culturali, dell’integrazione sociale, dell’accoglienza, delle tradizioni comuni, dei mestieri, per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze delle scuole a queste tematiche e a quelle dell’ambiente, attraverso l’apprendimento e la pratica del cinema, ma anche una bella occasione di confronto e di crescita culturale e di aggregazione, e di forte attrattività per un territorio di grande fascino, tra i più belli della nostra isola, a grande vocazione turistica.

Questa edizione vede in programma la proiezione di circa sessanta “piccoli grandi film” provenienti da Italia, Spagna, Turchia, Francia, Tunisia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Libano, Grecia, Marocco, Israele, Slovenia, selezionati dall’organizzazione per contenuti e premi importanti ricevuti nei più prestigiosi festival nazionali e internazionali: dal Festival Internazionale del Cortometraggio di Clermont-Ferrand al Festival di Cannes, la Mostra del Cinema di Venezia, il Festival di Cannes, il Sundance Film Festival, Le Giornate Cinematografiche di Cartagine, il Festival du Court Metrage Mèditerranéen di Tangeri, il Festival International du Cinéma Méditerranéen di Tetouan, ecc.
E ancora in cartellone masterclass, laboratori, eventi e attività collaterali, mostre, concerti dal vivo, incontri aperti al pubblico e per le scuole, con i matinée per i più piccoli, e la partecipazione inoltre di circa venti ospiti tra registi, attori e produttori.

Le anteprime nazionali. Otto quest’anno le anteprime nazionali: “Deux égarés sont morts”, di Tommaso Usberti, Italia-Francia; “Shmama”, Miki Polonsky, Israele (Pardino d’argento a Festival di Locarno); “Leur nuit”, di Narrimane Yamani Faqir, Marocco; “A Short Guide To Re-entry”, di Anwar Boulifa, Marocco; “Goi Trung”, di Mahamad Hicham Regragui, Marocco; “Kötü Kiz” (Vilaine Fille), di Ayce Kartal, Turchia-Francia (candidato all’Oscar); “Mirrors”, di Emanuele Massa e Marta Massa, Sant’Antioco; “Still”, di Mavra Peponi, Grecia. Le opere sono suddivise nel corso del festival come di consueto nelle cinque sezioni che comprendono i diversi generi cinematografici (fiction, animazione, sperimentale, documentario): Intrecci Mediterranei, Focus, Eventi, CortoAmbiente e Web Series.

La mostra fotografica ‘Aldilàdelmare’. Il 2 dicembre alle 18.30 nell’Aula Consiliare del Comune di Sant’Antioco, l’inaugurazione dell’installazione fotografica “Aldilàdelmare” di Daniela Zedda, fotografa tra le più apprezzate nell’isola e non solo. Un percorso espositivo insolito che si snoderà per le vie del centro, tra le facciate delle case e del palazzo comunale, restituendo una diversa chiave interpretativa dell’ambiente circostante. La mostra vedrà il taglio del nastro alla presenza dell’artista e di Maria Paola Masala, giornalista e autrice dei testi del libro che accompagna le immagini. La mostra si svolgerà nel periodo compreso dal 2 al 10 dicembre.

Il Festival Intrecci mediterranei. Martedì 5 dicembre alle 17.30 l’inaugurazione ufficiale e subito dopo alle 18.00 la proiezione del primo gruppo di Intrecci Mediterranei, cuore di tutto il festival che rappresenta l’ossatura stilistica e concettuale dove i protagonisti sono i giovani registi di diverse aree del Mediterraneo che presentano le loro opere premiate nei più importanti festival nazionali e internazionali. Quest’anno sono ventidue i corti di questa sezione, e saranno distribuiti nelle tre giornate del 5, 6 e 10 dicembre. La prima serata vede in programma nove film: “A casa mia”, di Mario Piredda, (giovane regista di origine sarda e bolognese d’adozione) Italia, 2016, 19’, Premio David di Donatello come Miglior Film di Cortometraggio (2017); “Tarde de pesca”, Hugo De La Riva, Spagna, 2017, 7’; “Vilaine Fille”, Ayce Kartal, Turchia-Francia, 2016, 8’ che ha guadagnato numerosi premi nei più importanti festival di animazione del mondo, quali il Festival du cinéma méditerranéen de Montpellier (CINEMED), Grand Prix du court-métrage, France (2017), St Louis International Film Festival come Best International Short Award, USA (2017), Paris International Animation Film Festival, Jury Award, France (2017); “Mirrors” di Marta Massa e Emanuele Massa, Italia, 2017, 15’; “Khallina Hakka Khir (On est bien comme ça)”, Mehdi M. Barsaoui, Tunisia, 2015, 19’, premi: FESPACO (Burkina Faso – Africa) 2017: Poulain de Bronze, Terzo Miglior Cortometraggio; Dubai International Film Festival: Best Mhur Short (Miglior Cortometraggio Muhr), 2016; “Sub Terrae”,di Nayra Sanz Fuentes, Spagna, 2017, 7’; “Mon amour, mon ami”, Adriano Valerio, Italia, 2017, 15’, applaudito alla 74ª Rassegna Cinematografica di Venezia; “U plavetnilo (Into the blue)”, Antoneta Kusijanovic, Croazia, 2017, 21’, tra i tanti premi: Croatian Audiovisual Center support e Berlinale Short Film Festival; “Deux égarés sont morts”, Tommaso Usberti, Francia-Italia, 2017, 27’, terzo premio a Cinéfondation, Festival di Cannes 2017.
Mercoledì 6 dicembre a partire dalle 16 sarà proiettata la seconda parte di questa sezione con altri cinque cortometraggi: “Invisible (Nevidljivi)”, Amra Mehić, Bosnia-Erzegovina, 2016, 7’; “Street of death”, Karam Ghossein, Libano, 2017, 22’; “Still”, Mavra Peponi, Grecia, 2017, 17’; “Penalty”, Aldo Iuliano, Italia, 2016, 14’; “The President’s visit”, Cyril Aris, Libano, 2017, 19’, presentato in diversi festival quali Arab/Middle Eastern premiere at the Dubai International Film Festival, Germany at the 33rd interfilm Berlin e al Bosphorus International Film Festival.
Domenica 10 dicembre alle 18 infine la terza parte, che vedrà in sequenza altri otto corti: “La finestra”, di Silvia Perra, (giovane regista sarda, romana d’adozione) Italia, 2016, 25’; “Pink Elephant”, Ado Hasanović, Bosnia Erzegovina, 2016, 15’; “Shmama”, Miki Polonsky, Israele, 2017, 25’; “Hevêrk”, della regista Ruken Tekes, Turchia, 2016, 14’, cortometraggio pluripremiato nei festival più importanti, tra i quali 39th Clermont- Ferrand Short Film Festival – France, 40th Montreal World Film Festival – Canada, Mediterranean Short Film Festival Tangier – Morocco, Copenhagen Kurdish Film Festival, Kurdish Shorts – Denmark, 12th Film Femmes Méditerranée – France, 11th IFEMA Int. Women’s Film Festival Malmö – Sweden, 40th Montreal World Film Festival – Canada, nominated for the 30th European Short Film Award, e tanti altri; “Confino”, il nuovo corto animato di Nico Bonomolo, Italia, 2016, 11,Premio Bruce Corwin Award for Best Animated Short Film al 32° Santa Barbara Intl Film Festival; “Srečno, Orlo! (Good luck, Orlo)”, Sara Kern, Slovenia, 2016, 15’; “The Geneva convention”, Benoît Martin, Francia, 2016, 15’, premiato al Rhode Island International Film Festival (Stati Uniti, 2017), Brussels Short Film Festival (Belgio, 2017) e al Flickerfest (Australia, 2017); “Mattia sa volare”, Alessandro Porzio, Italia, 2016, 15’, selezionato al Festival Internazionale del Cortometraggio di Clermont-Ferrand 2017.
Alle 11.00 sarà presentato e proiettato il cortometraggio realizzato nell’ambito del workshop che si terrà durante le giornate del festival “Alla scoperta di Sant’Antioco fra storia e presente, fra terra e mare”. Saranno presenti Massimo D’Orzi, regista e docente del laboratorio, e Ado Hasanovic, direttore artistico del festival.
Diversi i temi affrontati in questa corposa sezione. Tra questi lo spopolamento del territorio, la perdita delle tradizioni e la solitudine degli anziani, conflitti, turbamenti e amori fra adolescenti, il rapporto, le lotte e le divergenze fra anziani e figli, storie di integrazione attraverso la passione del calcio, di immigrazione, della crisi dei rifugiati e della loro stigmatizzazione, storie di lutto e della perdita, di speranze e di ricordi oscuri e terrificanti, lo scontro tra curdi e turchi e l’eterna questione politica, fino alle cronache dei sobborghi di Beirut, tra faide e violenza e vite perdute, o alla ricerca di un destino migliore. Ma anche sorrisi e commedia, tra suspense, erotismo e divertimento.

Eventi. Eventi, ovvero una finestra aperta sul Mediterraneo, da cui osservare e raccontare l’attualità che ci circonda, attraverso la presentazione di film, documentari, incontri con esperti, il coinvolgimento delle scuole. La sezione quest’anno affronta storie di fuga, accoglienza e immigrazione. Uno degli aspetti particolarmente preoccupanti del fenomeno dei movimenti migratori dovuti a ragioni economiche, sociali e politiche, come il drammatico impoverimento di molti Paesi e la necessità di sfuggire a situazioni di guerra, a regimi oppressivi, a persecuzioni politiche o religiose, riguarda la migrazione di minori. Molti di questi si ritrovano da soli dopo che i loro familiari li hanno abbandonati o sono morti. Protagonisti di questa sezione due cortometraggi. Il primo, “Io sono qui” di Gabriele Lavagna, Italia, 2017, 30′: il fenomeno dell’immigrazione minorile, il desiderio di ricominciare a vivere, sperare, credere nel proprio futuro, e il funzionamento di un Centro di Prima Accoglienza, a Palermo, per minori stranieri non accompagnati e il processo d’integrazione nel tessuto cittadino. Il film, in collaborazione con UNICEF-Italia, verrà presentato il 7 dicembre alle 17 dal regista, insieme ai tre giovani protagonisti, Dine, Magassouba e Omar, che parleranno della loro esperienza di vita al pubblico della sala e alle scuole della città ospiti della manifestazione. Alla proiezione parteciperanno inoltre il regista e i ragazzi protagonisti del documentario. Coordina l’incontro Renata Corona dell’UNICEF-Italia, alla presenza di Tonino Lopes dell’Associazione Asante Onlus di Palermo.
A seguire anche la proiezione dei corti vincitori del progetto MigrArti 2017: “Idris” di Kassim Yassin Saleh (sarà presente in sala), Italia, 2017, 13′ e “La recita” di Guido Lombardi, Italia, 2017, 15′. Il film di Lavagna sarà proiettato sempre il 7 dicembre anche alle 10 del mattino per gli studenti e le studentesse delle scuole superiori. Coordina l’incontro Renata Corona dell’UNICEF-Italia, alla presenza di Tonino Lopes dell’Associazione Asante Onlus di Palermo.
Il secondo cortometraggio “Lascia stare i Santi” (il 6 dicembre alle 19), l’ultimo documentario di Gianfranco Pannone, narra di un viaggio nella devozione religiosa popolare, nell’intento di ritrovare chi siamo e chi siamo stati, attraverso le abitudini, i riti, gli sguardi dei nostri avi. Dopo la proiezione, Felice Tiragallo, docente di etnografia visuale e antropologia culturale all’Università di Cagliari, dialogherà con l’autore.
Tra gli appuntamenti di questa sezione anche un corto di animazione, risultato del progetto di residenza artistica “About the sea”, sotto la guida dei registi Marco Antonio Pani e Michela Anedda. Scritto e realizzato dalla classe di partecipanti al laboratorio, costituita da quattro ragazzi migranti richiedenti protezione internazionale e ospitati nei centri d’accoglienza del Sud Sardegna, e da quattro ragazzi di origine italiana, sarà proiettato al MuMA (Museo del mare e dei Maestri d’Ascia di Sant’Antioco), a cui è affidata l’organizzazione. Sarà presente anche Ottavia Pietropoli del CEAS Isola di Sant’Antioco. Si potrà visitare sempre al MuMa la mostra fotografica “I have a dream”, progetto della Caritas Diocesiana di Adria e Rovigo.
E ancora fanno parte di questa sezione gli Intrecci Musicali, con il concerto dal vivo della band internazionale Smarait-Kotnik – Contis Mediterranean Ensemble. Lo spettacolo si terrà sempre il 7 dicembre alle 21.30 nell’Aula Consiliare del Comune di Sant’Antioco. Replica per il gran finale domenica 10 dicembre, stesso orario.

In programma inoltre una sezione del Festival dedicata all’ambiente, una riservata alle webseries con incontri con gli autori e una sezione con focus sul Marocco.

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